Mosaico | Sagre e FesteQuest’anno la festa della parrocchia di San Bonaventura a Cadoneghe viene vissuta in due momenti – da venerdì 10 a martedì 14 giugno e da venerdì 17 a domenica 19 – ed è dedicata alla solennità del santo patrono. Tra le scelte più significative, la chiesa aperta tutte le sere: segno di una comunità che crede e confida nel Signore.
«La festa della comunità – racconta Giacomo Pizzinato, un giovane volontario – coinvolge circa 170 volontari, tra giovani e adulti. Più che il numero, conta la motivazione che li spinge: tutti dedicano entusiasmo, passione, energie e tanto tempo per il bene della parrocchia e per il senso di appartenenza alla comunità». Ogni giorno della sagra è attivo lo stand gastronomico, dove vengono utilizzate stoviglie realizzate con materiali riciclabili a impatto zero, e le serate sono arricchite con musica dal vivo, scuole di ballo, spettacoli circensi per i più piccoli e le famiglie. Saranno giorni dedicati anche allo sport, infatti molte squadre si sfideranno nel campo parrocchiale e si potrà seguire la Nazionale di calcio in tv. Verranno organizzate una pesca di beneficenza e una lotteria, il cui ricavato sosterrà le iniziative parrocchiali. Inoltre, nel centro parrocchiale sarà allestito l’“Angolo benessere”, un’ampia zona relax, per godere dell’impegno di professionisti del massaggio, con libera offerta a favore della dispensa alimentare della Caritas.
«Anche quest’anno – continua Pizzinato – ci sarà il “Punto giovani”, uno spazio all’interno della sagra gestito dai giovani per i loro coetanei, come opportunità di ritrovo, condivisione e amicizia. Martedì 14, giorno in cui sarà attivo solo questo stand, si svolgerà uno speciale gioco a quiz organizzato dai giovani delle tre parrocchie di Cadoneghe».
La chiesa aperta la sera, per la preghiera e il silenzioSul significato della sagra così si esprime Nicola Visentini, vice presidente del consiglio pastorale: «Chi arriverà a San Bonaventura troverà la chiesa aperta tutte le sere. L’anno scorso abbiamo visto tante persone che coglievano l’occasione della chiesa aperta, illuminata e con musica di sottofondo, per un momento di preghiera e di silenzio. Passare dal vociare di tante persone, mentre si mangia in compagnia degli amici, al silenzio dell’incontro con il Signore, per molti è stata una bella esperienza. È un modo per dire alle persone: questa festa non è una festa qualunque, noi stiamo insieme e festeggiamo perché ci sentiamo parte di una comunità che crede e confida nel Signore. È il nostro modo per “stare” e “fare” comunità. Credo che questo sia il messaggio “centrale” rispetto a tutti gli appuntamenti proposti».
Info: www.sanbonaventura.it
