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San Valentino a Monselice. “Chiavetta dorata” a bambini e innamorati
Monselice Tre giorni di festa per san Valentino
Monselice Tre giorni di festa per san Valentino
Una tradizione monselicense che dura da secoli, quella di celebrare san Valentino, venerato soprattutto come protettore dell’epilessia o mal caduco, che in Veneto è sempre stato conosciuto come mal de san Vaentìn. Il 14 febbraio di ogni anno, via del Santuario si anima di bambini vocianti e colorati, spesso vestiti in maschera, che vanno a visitare l’oratorio di San Giorgio per ricevere la benedizione e la tanto ambita “chiavetta dorata”, segno di una protezione in genere da tutti i mali. In tempi più recenti questa usanza si è allargata anche alla più conosciuta tradizione anglosassone del Valentine’s day, riconoscendo nel santo anche il patrono degli innamorati. Ecco allora che la “chiavetta dorata” diventa simbolo di apertura del cuore all’amore; un dono da scambiarsi con un segno reciproco. Tutto partì dal 1650, quando Francesco Duodo, proprietario della villa a cui è annesso l’oratorio di San Giorgio, entrò nelle grazie del papa ottenendo «quattro corpi santi ed altre reliquie», ai quali se ne aggiunsero altri nel 1720 a opera dell’ambasciatore della Serenissima Niccolò Duodo. L’oratorio privato della famiglia divenne perciò un santuario di martiri, o almeno così venivano considerati i corpi prelevati dalle catacombe. Tra questi compare il nome di un Valentino che, martire o no, per i monselicensi è un santo amatissimo. Nell’anno giubilare, la festa di san Valentino durerà tre giorni e l’oratorio sarà aperto all’accoglienza dei fedeli. Le benedizioni e la consegna delle chiavi inizieranno venerdì 14 dalle 14 fino al tramonto. Sabato 15, alle 15.30, si ripeterà la processione giubilare lungo la salita alle Sette Chiese a partire dalla Porta romana, e alle 16 verranno inaugurate le vetrate dell’oratorio di San Giorgio, rimesse a nuovo dopo il restauro. Le benedizioni e la distribuzione della chiavetta continueranno anche nella giornata di domenica. Percorrendo la salita che porta al santuario si incontra l’antica Pieve di Santa Giustina, chiamata dai monselicensi il “Duomo vecchio”. La bellezza dell’edificio vale bene una sosta, ma al suo interno in questi giorni saranno presenti anche gli “Amici della Pieve”, che offriranno visite guidate gratuite nei pomeriggi del venerdì (dalle 14.30 ogni mezz’ora) e del sabato (alle 15 e alle 16), mentre domenica 16 alle 11, ci sarà una visita guidata al Santuario delle Sette Chiese. Ai pellegrini con la credenziale sarà offerto il timbro con il sigillo storico dell’antica Pieve.