MosaicoOtto consumatori italiani su dieci si definisce acquirente di vini frizzanti, senza distinguere tra vino davvero frizzante o spumante (la differenza è in particolare nella pressione e di conseguenza nel perlage).
Nel Veneto c’è un unico vino specializzato nella tipologia frizzante ed è un’esclusiva dei Colli Euganei, il Serprino. Un nome che, per decreto ministeriale, dal 2012 può essere usato ai soli fini della designazione di vini Dop dei colli padovani. Per questo il Consorzio Tutela Vini Colli Euganei, nel suo recente piano strategico, ha previsto che il nome Serprino diventi un vero e proprio brand autonomo: protagonista di uno specifico progetto di valorizzazione in maniera distinta dai vini rossi e da quelli a base moscato. Le tre tipologie di prodotto saranno quindi, d’ora in poi, promosse in maniera separata, sperando di moltiplicare l’interesse dei reciproci segmenti di mercato. Il Consorzio punta quindi a modifiche tecniche al disciplinare di produzione, a partire dal nome, probabilmente “Serprino dei Colli Euganei Doc”. Come ha illustrato il presidente del Consorzio, Gianluca Carraro, il Serprino sarà presentato come un vino frizzante, vulcanico, dinamico, unico, informale, trasversale a tutte le fasce di età e dotato di una forte identità. Graficamente disporrà di un proprio marchio, il cui utilizzo sarà normato in maniera rigorosa. Oggi di Serprino se ne imbottigliano poco meno di un milione di bottiglie, ma i soli vigneti già esistenti potrebbero consentire di arrivare a 8,5 milioni, permettendo di affrontare la sfida di espansione del mercato.
