IdeeIl giorno della Memoria del 2025 capita in un momento estremamente difficile per il mondo e in particolare per le Comunità ebraiche. Se da un lato è ancora incerto l’esito della guerra in Medio Oriente che da ottobre 2023 sta insanguinando la Striscia di Gaza, dall’altro lato è evidente un aumento delle manifestazioni antisemite.
Si coglie un nesso tra questi fatti, ma bisognerebbe andare a fondo delle questioni come spiega Gianni Parenzo, presidente della Comunità ebraica di Padova: «L’antisemitismo purtroppo è sempre latente e, in certe occasioni, esplode. La scintilla più recente di questa fase storica è stato l’attacco terroristico del 7 ottobre 2023 che, come sappiamo, ha dato origine alla reazione purtroppo dura di Israele. Le manifestazioni d’odio si diffondono però anche in situazioni che non c’entrano nulla con la guerra, come ad esempio il recente caso di Bologna (qualche giorno fa un gruppo di facinorosi ha imbrattato la via dove si trova la Sinagoga, a margine di una manifestazione, ndr); da non dimenticare poi la diffusione dell’antisemitismo in rete che è aumentato». «Venendo al Giorno della Memoria, si rileva quanto sia necessario, mai come oggi, ricordare che cosa ha rappresentato la Shoah che è un fatto ben preciso nella Storia, ma che spesso viene impropriamente paragonata ad altri eventi. Mi riferisco in particolare agli attacchi di Israele su Gaza, qualcuno ne ha parlato come di genocidio mentre altri si sono spinti ad equiparare il governo di Tel Aviv ai nazisti. Indubbiamente la guerra degli ultimi mesi è atroce, ma il contesto storico è completamente diverso da quello della Shoah, pertanto il nostro dovere è quello di continuare a ricordare ciò che è avvenuto, contestando paragoni impropri» puntualizza Parenzo. «Il rischio è che giovani poco informati possano essere contaminati da queste distorsioni della Storia, venendone danneggiati; tra l’altro, questo è proprio uno dei modi con cui si alimenta l’antisemitismo» continua amareggiato Parenzo. Il programma per la celebrazione del Giorno della Memoria a Padova è, come negli anni precedenti, segnato da vari momenti di ricordo e riflessione. Tra gli altri si segnalano la conferenza al palazzo del Bo sui 25 anni dall’istituzione del 27 gennaio e l’apposizione di tre nuove Pietre d’inciampo per ricordare quattro deportati ad Auschwitz: Emma Orefice, Giulia Gemelli, Samuele e Teresa Supino Heller. Quest’anno, inoltre, sarà proiettato un film al Cinema Lux, non particolarmente noto ma di grande importanza come sottolinea Parenzo: «Simone Veil – La donna del secolo, racconta la storia di una donna ebrea francese perseguitata che, in seguito, ha avuto un ruolo importante nella fondazione dell’Europa unita (è stata infatti presidente del Parlamento europeo, ndr). Credo dovremmo riflettere proprio su questo, sull’Unione europea, un’istituzione che, dopo le due guerre mondiali, è riuscita a pacificare gli Stati che la compongono; speriamo possa avvenire anche per il Medio Oriente» conclude Parenzo.
Lunedì 27 alle 9.30 nel Tempio nazionale dell’Internato Ignoto a Terranegra si tiene la cerimonia commemorativa cui segue la celebrazione della messa. Alle 10 in aula magna di Palazzo del Bo “Il Giorno della Memoria: una riflessione pubblica a venticinque anni dalla sua istituzione”, lectio magistralis di Gadi Luzzatto Voghera. Ore 10.30 al Centro Culturale Altinate San Gaetano, interventi di Sergio Giordani, sindaco di Padova; Giuliano Pisani, vice presidente del Comitato scientifico del Giardino dei Giusti del Mondo di Padova; Gianni Parenzo, presidente della Comunità ebraica di Padova. Ore 12 posizionamento delle pietre d’inciampo. Alle 18 al cinema Lux proiezione in anteprima di Simone Veil – La donna del secolo”. Per info e programma degli eventi collegati: www.padovanet.it
L’orco del piano di sotto è il titolo dell’albo illustrato per bambini dai 6 anni che la casa editrice Uovonero pubblica proprio per il Giorno della Memoria. Una storia su quel coraggio che ci rende umani, firmata da Olivier Dupin e Barroux. Sarah e la sorellina sono rimaste sole, i genitori portati via dai tedeschi. Temono l’orco del piano di sotto, ma presto scopriranno che sotto la folta barba e gli occhi neri, l’uomo nasconde un cuore giusto.
