Mosaico
Sicurezza nelle scuole italiane, la strada è ancora lunga
Asili e università sono strutture più sicure delle altre, ma nel complesso tutte sono impreparate nel prevenire e gestire i rischi.
Asili e università sono strutture più sicure delle altre, ma nel complesso tutte sono impreparate nel prevenire e gestire i rischi.
È quanto conclude il ventiduesimo Rapporto dell’Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola di Cittadinanzattiva, organizzazione che dal 1978 promuove l’attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni, il sostegno alle persone in condizioni di debolezza. Secondo il Rapporto, tra settembre 2023 e settembre 2024 sono stati 69 i crolli che hanno interessato le scuole, un numero mai raggiunto negli ultimi sette anni: 28 si sono verificati nelle regioni del Sud e nelle isole, altrettanti in quelle del Nord, 13 nel Centro. Hanno provocato una ventina di ferimenti soprattutto tra studenti e docenti. Si è trattato di crolli in particolare di solai e controsoffitti avvenuti per lo più di notte o nei fine settimana, altrimenti il bilancio poteva essere ben peggiore. Cinque episodi sono avvenuti nel Veneto, ad Agordo, Farra di Soligo, Venezia, Verona e Treviso. Sono numeri che fanno pensare e interpellano direttamente gli enti proprietari degli immobili scolastici, ovvero i Comuni (per gli asili e le primarie) e le Province (per le secondarie), e creano preoccupazione sullo stato di salute dei 40.133 edifici scolastici italiani. Andando più a fondo, il citato Rapporto rileva come nel 2022 il numero degli edifici scolastici che non possedeva ancora il certificato di agibilità fosse enorme, quasi i due terzi (59,16 per cento); poco meglio andava per quello di prevenzione incendi (57,68), mentre era senza collaudo statico il 41,4 per cento dei plessi. Per quanto riguarda l’adeguamento antisismico, fondamentale visto che quasi la metà delle scuole sono in area a rischio 1 e 2, gli interventi proseguono a rilento e solo l’11 per cento degli edifici è stato progettato secondo la normativa vigente.
Venendo alla nostra regione, nel 2023 risultavano attive 3.417 scuole statali che ospitavano quasi 600 mila alunni in 27.407 classi. Solo metà (il 51,98 per cento) aveva la certificazione di abilità statica, il 45 per cento il certificato di prevenzione incendi e il 61 per cento il collaudo statico. Dei 434 edifici in zona sismica, solo il 13 per cento sono progettati secondo la normativa antisismica. Quanto alla sostenibilità energetica, appena il 2 per cento dispone di impianti solari termici. A livello di qualità della vita dei nostri studenti, salta all’occhio un dato: meno di 4 mila edifici scolastici italiani beneficiano di un impianto di condizionamento e ventilazione, che con il cambio climatico diventa importante quanto quello di riscaldamento.
La regione Marche è la più virtuosa, seguita dalla Sardegna e dal Veneto, dove quasi tutti i plessi hanno un impianto di riscaldamento a norma, ma solo uno su dieci ne ha uno di raffrescamento. Sono dati che lasciano perplessi, tanto più se si pensa che solo dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnnr) sono stati destinati 33.840 milioni di euro per la costruzione di nuovi asili nido, 205 milioni per interventi di messa in sicurezza delle scuole, oltre a 68 milioni per le nuove mense e 11 milioni per le palestre. «Il Pnrr – termina il Rapporto – rappresenta un’opportunità unica e irripetibile ma già ora occorre guardare oltre, con l’utilizzo di fondi ordinari, non solo per garantire il funzionamento delle nuove strutture ma per assicurare continuità di fondi all’edilizia scolastica se si vuole davvero capovolgere in meglio la situazione delle nostre scuole, rendendole non solo sicure ma accessibili, ecosostenibili e belle».
È stato diffuso il ventiduesimo Rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza nelle scuole, dal quale appare come la nostra regione sia tutto sommato in buona posizione rispetto ad altre, ma la strada è ancora lunga. Cinque crolli in un anno, certificati di agibilità statica e antincendio mancanti, poca sostenibilità energetica e adeguamenti antisismici da raggiungere…