Fatti
Solidaria, un bilancio positivo che invita a tessere relazioni
Un’edizione partecipata che si è aperta andando oltre alla città di Padova. Molte proposte decentrate, ma anche amministrazioni più collaborative
FattiUn’edizione partecipata che si è aperta andando oltre alla città di Padova. Molte proposte decentrate, ma anche amministrazioni più collaborative
Solidaria 2023 ha chiuso i battenti domenica 1° ottobre con la soddisfazione di «aver reso visibili gli invisibili». “Invisibile. Volontariato è partecipazione” era, infatti, il titolo di questa sesta edizione, un richiamo alla necessità del legame necessario tra volontariato e cittadinanza attiva. «Solidaria con i suoi ottanta eventi tutti riusciti è stata una grande soddisfazione per tutto il mondo del volontariato e dell’associazionismo – commenta Niccolò Gennaro direttore generale del Csv di Padova e Rovigo che ha organizzato il festival – È stata un’edizione molto partecipata che ha proposto una diversificazione di attività che sono andate dal laboratorio in piazza alla manifestazione con tutte le associazioni presenti sia a Padova che a Rovigo, ai convegni e ai laboratori sulla co-progettazione con programmazione a Piove di Sacco e Este». Una manifestazione che ha toccato moltissime corde e che ha consentito una sorta di pit-stop, di “area benessere”, rispetto a un momento in cui molte piccole associazioni vivono la difficoltà di una burocratizzazione che le penalizza in maniera importante. «Il bilancio di questa edizione di Solidaria è positivo perché è in linea con quanto avevamo deciso: abbiamo contaminato e ci siamo riusciti non solo a Padova città, ma ci siamo estesi sul territorio – spiega Luca Marcon, presidente del Csv di Padova e Rovigo – A Piove di Sacco quest’anno c’è stato il nucleo di una parte importante degli eventi e quindi siamo riusciti a coinvolgere un numero di associazioni più alto perché Padova le associazioni della provincia, tranne alcune piccole eccezioni, non la sentono propria e quindi è il Csv che deve andare a casa loro e coinvolgerle. Questo non vuol dire che non entrano in contatto con noi, però tutta una serie di eventi che sono collegati a Solidaria, di incontri e di progetti, se restano concentrate su Padova non ottengono quel riscontro che invece hanno se proposti anche sul territorio». A caratterizzare Solidaria 2023 è stato un cambio di rotta che ha proposto molti incontri e confronti e pochi eventi anche se ha spiccato per qualità e successo di pubblico il reading di Lella Costa a Piove di Sacco su “Invisibili, le città”, omaggio a Italo Calvino, ispiratore del tema generale di quest’anno, nato il 15 ottobre di un secolo fa. Di grande valore anche la partecipazione delle associazione ai convegni in cui sono davvero state protagoniste portando la loro esperienza e, insieme, evidenziando criticità e necessità del loro agire da volontari. La novità di questa edizione di Solidaria, oltre al decentramento di molte proposte, è stata la collaborazione con le amministrazioni: «Il rapporto con l’amministrazione locale è stato molto generativo perché l’abbiamo coltivato nel corso dei mesi in particolare nei territori dove questo rapporto non era così consolidato come con il Comune di Padova – continua Gennaro – Quindi ci siamo concentrati su altri territori come Piove di Sacco, Este, Rovigo. Gli amministratori locali stessi hanno partecipato con una presenza continua a tutte le iniziative che abbiamo messo in campo e questo naturalmente è un elemento di novità di Solidaria che ci fa ben sperare nella costruzione di relazioni sempre più solide tra pubblica amministrazione e Terzo settore al di là del Centro servizio». Partecipata e animata come sempre la grande festa del volontariato padovano che ha visto coinvolte oltre 200 associazione che anche quest’anno hanno dato testimonianza della loro forza e del loro radicamento necessario per aiutare la crescita civile e umana della nostra quotidianità.
Domenica 1° ottobre, in Prato della Valle, si è svolta la Festa del volontariato e ha accolto circa 200 associazioni e cooperative di volontariato e promozione sociale, tra attività e laboratori. Nella stessa giornata si è celebrata la 32a Festa dei popoli, nata nel 1991 proprio a Padova e poi diffusasi in molte altre città. Un evento che mette al centro le comunità presenti nel nostro territorio e spesso stigmatizzate, con lo scopo di superare i pregiudizi che ne condizionano i rapporti.