«Celebrata la Giornata nazionale di sensibilizzazione per il sostentamento del clero, lo scorso 21 settembre, è ormai chiaro che un solo giorno non basta per raccontare il valore di un gesto che sostiene l’intera comunità ecclesiale». A dirlo è il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica (conosciuto anche come “Sovvenire”), che richiama l’attenzione su come ognuno di noi possa fare la sua parte per sostenere economicamente il proprio parroco – ma anche gli altri presbiteri che operano in Italia e in terra di missione – perché possa continuare a prendersi cura della comunità.
Il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica sensibilizza rispetto alla firma dell’8 per mille alla Chiesa cattolica – in particolare quando è tempo di dichiarazione dei redditi – che prevede tre destinazioni delle risorse raccolte: per esigenze di culto e pastorale in Italia; per il sostentamento dei sacerdoti; per interventi caritativi in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.
Nella seconda parte dell’anno, invece, promuove – grazie alla campagna “Uniti nel dono” – la possibilità di effettuare un’offerta deducibile per il sostegno dei sacerdoti. Quest’anno, si legge nel sito unitineldono.it, sono state finora 24.592 le persone che hanno scelto di dare il proprio sostegno. Ma… c’è ancora molto da fare.
Per sensibilizzare ancor di più al sostegno economico alla Chiesa cattolica, le parrocchie sono state coinvolte nella campagna “Una firma per unire”. «Nel 2025 – spiega Fabio Brocca, incaricato diocesano di Sovvenire (con la collaborazione di Roberta Malipiero) – hanno aderito 62 parrocchie della Diocesi di Padova. Il primo passo è stato quello di spiegare loro, in particolare a parroci e referenti parrocchiali, l’obiettivo dell’iniziativa – incoraggiare i cittadini a destinare l’otto per mille alla Chiesa cattolica – e tutti i passi da compiere in questa direzione. Un appuntamento on line con Letizia Franchellucci (incaricata del coordinamento della rete territoriale di Sovvenire) ha permesso di chiarire i valori che animano “Una firma per unire” e l’importanza del coinvolgimento della comunità. Grazie al supporto, poi, di alcune aggregazioni laicali della Diocesi che operano nei centri parrocchiali, si è diffusa una locandina destinata a tutte le comunità per sensibilizzare rispetto all’8 per mille alla Chiesa cattolica».
Ora c’è bisogno di fare un passo in più. «Si sta promuovendo – continua Brocca – la seconda fase del progetto, affinché le parrocchie coinvolte siano consapevoli che il percorso non è finito, ma deve proseguire con “Uniti possiamo”, iniziativa che amplia il tempo dedicato alla promozione delle offerte deducibili per il sostentamento del clero». Il progetto – si legge nel sito sovvenire.chiesacattolica.it – «si propone di coinvolgere la comunità parrocchiale nella raccolta di una somma di circa mille euro, cioè l’equivalente di una delle dodici mensilità di un sacerdote. L’obiettivo è quello di raccogliere il maggior numero possibile di offerte e creare una grande famiglia di donatori che scelgono una volta all’anno di sostenere i circa 32 mila sacerdoti, in Italia e in missione, che dedicano la vita all’annuncio del Vangelo, alla guida delle comunità, alla promozione della carità e della prossimità verso tutti».
«Insieme si può raggiungere una vetta un po’ faticosa – conclude Brocca – ma che consente di poter guardare con maggiore serenità al futuro della Chiesa». Ecco le modalità per contribuire con un’offerta deducibile a sostenere i sacerdoti: con carta di credito sul sito unitineldono.it o chiamando il numero verde 800825000; tramite bonifico bancario – Iban: IT33A0306903206100000011384 a favore dell’Istituto centrale sostentamento clero – causale: “Erogazioni liberali art. 46 L.222/85”; conto corrente postale n. 57803009.