ChiesaDiocesi
Stoccareddo in festa per la propria chiesa
Stoccareddo si sta preparando per un momento solenne: sabato 21, alla messa delle 18, il vescovo Claudio compie il rito di dedicazione della chiesa e del nuovo altare
ChiesaStoccareddo si sta preparando per un momento solenne: sabato 21, alla messa delle 18, il vescovo Claudio compie il rito di dedicazione della chiesa e del nuovo altare
Ci sono luoghi, più di altri, dove la vita di una comunità ruota attorno alla propria chiesa, intesa come edificio, certo, luogo di preghiera e di incontro per molte occasioni, ma anche simbolo delle radici e della storia di un paese. È il caso di Stoccareddo, frazione del Comune di Gallio, Altopiano dei Sette Comuni, dove gli abitanti hanno un legame speciale con la loro chiesa, che ha un centinaio d’anni ed è dedicata a san Giovanni Battista. In questo mese di dicembre verrà festeggiata la posa del nuovo altare in marmo e dell’ambone. «Il progetto di sostituire il vecchio altare in legno, ormai non più idoneo, risale al 2021: finalmente siamo riusciti a raccogliere le offerte necessarie grazie agli abitanti e agli enti del territorio – racconta il parroco, don Federico Zago – Per arrivare a questo bel traguardo si è mossa tutta la comunità, compresi i tanti Baù originari di Stoccareddo e sparsi nel mondo. L’8 dicembre, durante la messa del mattino, i fedeli presenti hanno firmato una pergamena che verrà posta all’interno del nuovo altare, in un foro centrale, poi sigillato; c’è scritta sopra una richiesta, per chi dovesse trovarla un giorno, ovvero di celebrare una messa per le anime di tutti i firmatari». La festa a Stoccareddo – dove vivono circa 250 abitanti – prosegue domenica 15 dicembre quando, durante la messa delle 11, è prevista l’accoglienza solenne delle reliquie di due martiri: san Leopoldo Mandić e santa Maria Goretti. La prima reliquia arriva direttamente da Padova, mentre la seconda dalla chiesa di Gallio ed entrambe vengono poste all’interno dell’altare, proprio come la pergamena, durante il rito di dedicazione della chiesa (per destinare l’edificio, in modo definitivo, al culto) che si terrà sabato 21 dicembre alle 18 nella celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Claudio. «In quell’occasione, il vescovo porrà anche due croci dorate su ciascun lato della chiesa e compirà il rito dell’unzione con l’olio sacro – sottolinea Leonilda Baù, vicepresidente del consiglio pastorale – La comunità è davvero felice in questi giorni, nella chiesa ci sono i nostri ricordi, la nostra storia, è qui che abbiamo vissuto i sacramenti, abbiamo celebrato messe di saluto per i nostri cari ed è qui che quanti sono emigrati si ritrovano quando tornano a casa. Anche chi non è credente vede questo luogo come punto di riferimento e vi entra per una sosta. In questi giorni stiamo sistemando la chiesa, dipingendo le pareti: è un’occasione davvero bella che riunisce e mette in moto la comunità». La sera del 21 dicembre la festa si concluderà con un brindisi sotto l’albero di Natale adornato dal gruppo degli alpini e con una cena a cui parteciperà anche il vescovo Claudio.