Ridurre i rifiuti, senza troppi giri di parole: è questo l’obiettivo di WasteReduce, un progetto europeo finalizzato a diminuire l’immondizia in aree protette tra Italia e Croazia. L’iniziativa rientra tra i progetti finanziati dell’Ue per promuove la cooperazione tra Paesi europei, con l’obiettivo di affrontare sfide comuni come lo sviluppo di territori. In Italia WasteReduce si concentra nel tratto del fiume Brenta compreso tra Bassano del Grappa e Vigodarzere, nell’area del cosiddetto Medio Brenta, che ricade in parte nei siti della Rete Natura 2000. L’obiettivo è tutelare il fiume e le aree protette che lo circondano, attraverso azioni «concrete, partecipate e coordinate». Il periodo di realizzazione del progetto, che viene realizzato in collaborazione tra gli altri con Etra e Arpav, è iniziato il febbraio 2024 e si concluderà il 31 luglio 2026. Ma il 21 luglio scorso dieci rappresentanti di altrettanti Comuni padovani hanno sottoscritto una convenzione nell’ambito del progetto. I comuni coinvolti sono: Campo San Martino, Carmignano di Brenta, Cittadella, Curtarolo, Fontaniva, Grantorto, Limena, Piazzola sul Brenta, San Giorgio in Bosco e Vigodarzere. L’accordo sottoscritto prevede una serie di azioni concrete da parte degli enti locali, tra cui l’organizzazione di giornate ecologiche e attività di pulizia del territorio; iniziative di educazione ambientale rivolte a scuole e cittadini con il coinvolgimento delle associazioni locali e la partecipazione attiva a workshop e tavoli tecnici per lo sviluppo di strategie. «L’obiettivo del progetto a cui abbiamo aderito – spiega Luca Pierobon, sindaco di Cittadella – è quello di intervenire sui rifiuti che vengono abbandonati in una delle zone ambientali più importanti del Veneto che è quella del fiume Brenta. È da tener presente che nella zona tra Cittadella, Fontaniva e Carmignano di Brenta ci sono i pozzi che prelevano l’acqua potabile da portare nelle province di Padova, Rovigo e Venezia. WasteReduce è importante perché l’area interessata viene salvaguardata da quello che può essere l’inquinamento superficiale e soprattutto dalla contaminazione della falda». A supervisionare il progetto sono i due Consigli di Bacino Brenta (per i rifiuti e per il servizio idrico). Va ricordato che la Regione Veneto nel 2023 ha individuato il Consiglio di Bacino Brenta come soggetto gestore del sito Natura 2000 del Medio Brenta. «Il progetto vuole essere un punto di partenza per arrivare a un coordinamento per la gestione di tutta l’area del Brenta – conclude il primo cittadino cittadellese – affinché le pratiche messe in atto con questa iniziativa, vengano portate avanti anche nel futuro».
Il 29 luglio 2019, a Termoli, in Molise, nasceva Plastic Free onlus. Sei anni dopo, è una delle più attive organizzazioni di volontariato ambientale a livello internazionale, con una presenza in oltre 30 Nazioni. Ed è proprio di questi giorni il consolidamento di oltre 500 protocolli d’intesa sottoscritti con i Comuni italiani: il primato regionale per numero di protocolli firmati spetta al Veneto con 78 Comuni aderenti, seguito dalla Lombardia con 46, Sicilia con 43, Piemonte e Puglia con 39 ciascuna.