Fatti
La scuola dell’infanzia come inizio dei percorsi d’istruzione e di volontariato a beneficio della comunità. Con questa visione si può spiegare la progettualità del Comune di Terrassa Padovana a sostegno di famiglie e natalità, che comprende la prossima costruzione di un asilo nido con fondi Pnrr e il già confermato sostegno alla scuola paritaria parrocchiale Maria Immacolata – l’altra, nella frazione di Arzercavalli, è invece statale – attraverso un contributo annuale per la sua gestione di 19 mila euro fino all’anno scolastico 2027-2028. «Quanto approvato a settembre è il rinnovo di una convenzione triennale del 2022, che ne prevedeva la possibilità previa richiesta del legale rappresentante della struttura e conferma della giunta – spiega il sindaco Filippo Silvestri – La scuola dell’infanzia sostiene un’importante spesa per il personale e l’approvvigionamento di alimenti e cancelleria, oltre ai costi dell’energia per i quali stiamo collaborando con la parrocchia affinché sia coinvolta nel progetto delle comunità energetiche rinnovabili». Presente da parecchi anni, la scuola accoglie 72 bambini, 17 nella sezione primavera (fascia 2-3 anni) rivelandosi un importante punto di riferimento per Terrassa e i paesi limitrofi. «Questo sia per i servizi collaterali offerti, come l’entrata anticipata e l’uscita posticipata utili per i giovani genitori, sia per il fatto di essere una realtà molto attiva capace di coinvolgere nell’organizzazione delle varie feste le famiglie – riconosce il primo cittadino – Nelle principali manifestazioni del paese, poi, è sempre presente un gruppo di genitori, alcuni dei quali diventano successivamente nuovi volontari del circolo parrocchiale. È una catena davvero preziosa, soprattutto per i piccoli Comuni come il nostro che trovano vitalità proprio nella possibilità di attuare il principio di sussidiarietà orizzontale».
A spiegare l’attrattività della scuola di Terrassa è – secondo Silvestri – anche la qualità del progetto formativo: «Viene data molta importanza alle uscite didattiche, attraverso le quali i bambini possono incontrare le realtà locali e conoscere da vicino carabinieri, vigili del fuoco e operatori sanitari. Facendo educazione civica nel concreto, i piccoli fin da subito affrontano temi cruciali per la loro crescita. È dunque un servizio davvero prezioso quello offerto da questa realtà che la mia amministrazione, come la precedente, ha deciso di continuare a sostenere, nella speranza di potere in futuro aumentare economicamente il contributo, se le risorse lo permetteranno». Il rinnovo della convenzione diventa, infine, per il primo cittadino un’occasione per auspicare da parte di tutte le istituzioni una maggiore premura verso i presìdi educativi: «Sostenendo con contributi le scuole paritarie si supportano anche i
Comuni più piccoli, primi front office della Repubblica italiana. Senza questa attenzione le comunità diventerebbero più frammentate e più povere nel loro tessuto socioculturale».