Quest’anno la sagra di san Paterniano, nella parrocchia in Tognana (frazione di Piove di Sacco), si svolge nelle giornate del 5, 6, 10, 12, 13 luglio. Il 10 sarà il centro della festa con la ricorrenza del santo patrono con l’appuntamento più significativo: la messa alle 19 con a seguire un aperitivo. Gli altri giorni è aperto lo stand gastronomico con un menù classico, come ad esempio la grigliata, e per i più sportivi si organizza un torneo di calcio balilla. Le serate sono accompagnate perlopiù dalla musica.
«Vivere la sagra – spiega la coordinatrice Martina Rostellato – significa mettersi a disposizione con le nostre capacità, con l’impegno, con il tempo, facendo sinergia tra grandi e piccoli, per creare un momento d’incontro per una comunità che si apre agli altri. È un momento dove si collabora in un contesto dove si c’è certamente da fatica, ma soprattutto ci si diverte insieme vivendo tante soddisfazioni». I volontari coinvolti sono una cinquantina, dai giovanissimi fino ai diciottenni e oltre. «La sagra è piuttosto sentita qui a Tognana, ma non solo – sottolinea Rostellato – abbiamo la partecipazione anche da paesi limitrofi. È un momento per tutti, anche per chi frequenta meno la comunità. Desideriamo che ognuno possa accedere a questa festa. Abbiamo per questo l’accortezza di avere prezzi accessibili, più contenuti possibile, perché più persone possano partecipare. Desideriamo soprattutto che le famiglie con bambini possano avere condizioni favorevoli e i genitori si sentano tranquilli nella gestione dei figli. Per questo abbiamo organizzato, negli spazi della parrocchia dove c’è un parco giochi, attività ludiche per i più piccoli. I bimbi giocano seguiti da un’animatrice che organizza attività con le bolle, il truccabimbi e altri giochi». Un altro appuntamento organizzato dalla parrocchia di San Paterniano in Tognana sarà il 30 e 31 agosto, quando si terrà la “Festa della polpetta”: sarà infatti questo piatto a deliziare i presenti. «È il sesto anno che viene fatta – conclude Martina Rostellato – volevamo creare un’altra occasione di festa mettendoci in gioco con un menù alternativo, diverso. Qui la pietanza è più per i bambini. Resta comunque una festa sempre molto partecipata».