Dal 9 al 15 agosto in vari siti dell’Altopiano dei Sette Comuni si vivrà un’atmosfera magica: le più grandi espressioni musicali contemporanee si incontreranno con la migliore tradizione, reinterpretandola. È “Asiago festival”, manifestazione nata come evento di musica sacra e organistica. «Mia nonna era organista – racconta Alberto Brazzale, direttore organizzativo – desiderava valorizzare l’organo del duomo di San Matteo di Asiago e decise di far conoscere a tutti la musica sacra organizzando concerti nelle chiese». Negli anni Sessanta iniziò a invitare sull’Altopiano alcuni tra i migliori interpreti internazionali e, a partire dai primi anni Ottanta, don Fernando Pilli, direttore del coro della cattedrale di Padova, la affiancò nel coordinamento arrivando a offrire quasi cinquanta concerti nei mesi estivi. Quando Fiorella Benetti morì improvvisamente nel 1992, gli amici del Festival decisero di fondare l’associazione Amici della musica di Asiago per non perdere questo grande patrimonio culturale. Julius Berger, violoncellista di fama mondiale, offrì la propria disponibilità alla direzione artistica (che proseguì fino al 2023): in tal modo “Asiagofestival” raggiunge oggi la sua 59a edizione. Attualmente il direttore artistico è Josè Gallardo, pianista di musica da camera. «È grazie a lui se si sono potuti contattare nomi straordinari del panorama musicale, come il clarinettista Andreas Ottensamer (classe 1989) della Berliner Philharmoniker (una tra le più prestigiose orchestre sinfoniche al mondo) – spiega il direttore organizzativo – il pubblico rimarrà incantato nell’ascoltare il suo suono vellutato la serata dell’11 agosto». Il programma si aprirà già il 9 agosto con il Quartetto d’archi Bennewitz con un omaggio alla famiglia Martinů, un concerto dedicato al compositore boemo ma anche ad alcuni suoi lontani discendenti presenti in platea. «Questa esecuzione esplorerà in profondità la grande tradizione musicale della Repubblica Ceca a cui siamo molto legati» chiarisce Brazzale. Tutta la manifestazione infatti è possibile grazie allo sponsor unico Brazzale Spa, la più antica impresa lattiero casearia italiana, che produce uno dei prodotti principali in Moravia. Poi sarà la volta del 12 agosto, nella suggestiva location del Forte Interrotto a Camporovere. Al termine della passeggiata per raggiungere il luogo, il pubblico si gusterà il concerto con un programma coinvolgente intitolato Cinema Paradiso: trascrizioni di musiche da celebri film per ensemble di sette violoncelli, clarinetto e la voce di una giovane cantante vicentina, Sofia Toniello. Uno dei momenti più importanti della settimana sarà l’incontro col compositore-ospite a cui viene commissionato un brano inedito che verrà presentato in prima assoluta. Il 14 agosto Mikel Urquiza, autore gallese-americano, presenterà l’opera Un sereno mattino d’estate. «Qualche mese fa abbiamo inviato al compositore una serie di canti cimbri chiedendogli di farsi ispirare dalla nostra tradizione affinché la sua opera potesse includere e rielaborare le melodie nostrane – sottolinea Alberto Brazzale – l’arte contemporanea permette di avere un rapporto immediato con l’artista e coglierne le ispirazioni». La mattina del 13 agosto il pubblico avrà l’opportunità di incontrare Urquiza e prepararsi all’ascolto del suo pezzo. Il festival si chiude il 15 agosto nel duomo con un programma organistico dello svedese Fredrik Albertsson dedicato all’Assunta, che spazierà dai grandi classici al repertorio della prima metà ‘900.
Gli organizzatori sono già proiettati alle celebrazioni per la 60a edizione: il compositore-ospite del 2026 sta già girando per i Sette Comuni dell’Altopiano per conoscere, esplorare, assaporare e trarre ispirazione per il suo inedito. I concerti sono a ingresso libero. Info: asiagofestival.it