Mosaico
“Esclusione inclusione” è una performance nata in seno all’Aias (Associazione italiana assistenza spastici) di Ferrara, in seguito a un laboratorio teatrale condotto dal regista Massimiliano Piva. Verrà messa in scena sabato 29 alle 20.45 a Tribano, presso il Palazzetto dello sport, dal gruppo “I fiori del deserto”, composto da utenti dell’Aias ma anche da caregiver e volontari. Soprattutto quest’ultimi, in genere giovani provenienti dal mondo universitario o da quello scoutistico, sono la linfa vitale e il legante di quell’intesa empatica che caratterizza questo gruppo teatrale, dove la disabilità non è la protagonista, ma anzi può diventare un mezzo per potenziare capacità espressive nascoste e impensabili in persone con difficoltà, in uno scambio relazionale reciproco tra i partecipanti, che ricade con un forte impatto emotivo anche sugli spettatori. Il lavoro di Massimiliano Piva si basa infatti sul metodo Cosquillas, che in spagnolo significa solletico e si riferisce a quello provocato dalle lacrime quando scendono: «Esse sono sempre veicolo di qualcosa di nostro e di talmente profondo da non dover essere asciugate o nascoste – rivela Massimiliano Piva – rappresentano l’emotività che finalmente emerge e abbiamo l’opportunità di condividere con gli altri».
Da come si capisce lo spettacolo finale è soltanto l’ultimo tassello di un percorso lungo, che attraverso il laboratorio si sviluppa nel corso di mesi (sono circa 20 incontri) partendo da un primo step in cui si crea un rapporto di fiducia tra i partecipanti, e passando poi per quattro fasi successive fino alla completa espressività individuale che viene chiamata ri-nascita.
L’Aias di Ferrara porta avanti questa attività da cinque anni: «Siamo partiti in punta di piedi, con un gruppo di dieci persone e ora siamo una trentina – racconta la presidente Maria Debora Peca – si sono aggregati anche molti giovani che hanno una forte spinta motivazionale, lo si capisce dai sorrisi, da quando ci dicono “per me l’Aias è il posto sicuro dove posso dare qualcosa agli altri e ricevo altrettanto da loro”; il laboratorio teatrale infatti è un luogo di condivisione, dove ognuno può essere libero e veramente se stesso».
Non sorprende che siano proprio i giovani ad apprezzare la Cosquillas theatre methodology, in quanto è nata da un’esperienza pedagogico-didattica nell’ambito dei progetti “Erasmus plus” e oggi è un metodo riconosciuto. «è l’arte che si fonda con il sociale e il sociale che si fonda con l’arte» dichiara Massimiliano Piva, che spesso si trova ad applicarlo in un connubio inclusivo tra l’ambito scolastico e la disabilità, superando le barriere e creando quell’empatia contagiosa di chi sa «ascoltare con gli occhi e vedere col cuore».
Lo spettacolo è promosso dal circolo Noi di Tribano e dall’Associazione Il chicco di grano odv di San Pietro Viminario.