A Selvazzano Dentro tutto è pronto per la festa di comunità. Tra gli eventi in calendario, anche il primo compleanno di “Rete lavoro”, sportello nato grazie al gruppo adulti che ha permesso a molti di entrare nel mondo del lavoro. Con il progetto “Biorto”, ad esempio, alcuni disoccupati hanno fatto squadra per produrre verdure biologiche.
«In un mese potremmo farcela». Il presidente della commissione sanità del consiglio regionale, Leonardo Padrin, è ottimista. A breve, quindi, il Veneto potrebbe avere una legge che metta ordine alla diffusione e alle presenza della sale da gioco; un tentativo di combattere quella che ormai è una vera e propria epidemia, la ludopatia, che è sempre più diffusa e crea danni a tanti cittadini e alle famiglie.
Verso l’agenda urbana europea è il titolo di un’indagine condotta da Gianni Saonara, direttore scientifico del mensile online Tonioloricerca.it e collaboratore dell’ufficio diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro.
I dati relativi alla situazione occupazionale “letti” e valutati alla luce degli indicatori demografici che fotografano il Veneto di oggi. La ricerca Comunità e territorio: indicatori e letture, elaborata da Gianni Saonara per Tonioloricerca.it, è un utile strumento di lettura per quanti vogliono aprire una riflessione seria e corredata da dati sulle prospettive di sviluppo del territorio e sul suo futuro.
A Codiverno, sabato 28 settembre, torna la processione con la Madonna del trasporto. Una tradizione molto sentita, che risale al 1824 e che coinvolge ancora oggi l'intera comunità.
La Giornata mondiale del migrante e del rifugiato sarà celebrata a livello ecclesiale il prossimo 18 gennaio. Il papa chiede alle comunità cristiane di superare «diffidenze e ostilità» nei confronti dei migranti, e invita governi e organismi internazionali a rendere «più incisiva la lotta contro il vergognoso e criminale traffico di esseri umani, contro la violazione dei diritti fondamentali, contro tutte le forme di violenza, di sopraffazione e di riduzione in schiavitù».
Agli arresti in Vaticano mons. Wesolowski, accusato di pedofilia. Prosegue così il "percorso di guarigione" voluto e indicato da Francesco. Il papa della misericordia non vuole che la malattia devasti tutto il corpo. Ha usato il bisturi, perché gli abusi sono "un culto sacrilego" che lascia cicatrici per tutta la vita, una "terribile oscurità".