«Al centro di ogni idea e proposta in parrocchia, anche le feste, c’è il sacro – spiega il parroco, don Paolo Pegoraro – Pensare che anche la nostra sagra richiama tutta una serie di significati religiosi, dona dignità e senso al nostro allegro stare insieme». Durante la festa, che si apre venerdì 4, la chiesa resta aperta: per la preghiera e per ammirare i restauri, che verranno benedetti il 7 dicembre dal vescovo Antonio.
Storie de paesi, de parochie, de paroci e capelani e de na gioventù catolica quasi scomparsa, in proporsion al tempo. Adesso, come tuti vede, ghe xe scarsità de preti, un tempo abondanti, co tanto de s-cèrega (tonsura) e tricorno, oltre al breviario, che i più moderni – se fa par dire – de quel tempo portava ridoto, come un libro tascabile ne la scarsela interna de la veste nera e co na sreja de botoni sul davanti, secondo l’altessa de la persona.
Si chiede loro di spingere per portare avanti le leggi che contrastano l'azzardo. Due i testi che aspettano l'approvazione: l'articolo 14 del decreto delega fiscale e il progetto di legge di Paola Binetti. La legge nazionale darà il quadro anche alle leggi locali.
Presentato l'Instrumentum laboris che costituirà la base dei lavori sinodali. Il cardinale Lorenzo Baldisseri: «Urge permettere alle persone ferite di guarire e di riconciliarsi». Si tratta di «proporre, non imporre; accompagnare non spingere; invitare, non espellere; inquietare, mai disilludere». Le tappe successive: l'Assemblea generale straordinaria di ottobre e quella Ordinaria che si terrà nel 2015.
Quella di San Pietro di Stra è una festa di paese dalla fisionomia chiara. Iniziata il 20 giugno, riprende venerdì 27 e si conclude il 1° luglio con la grande tombola e lo spettacolo pirotecnico. Quest'anno, spazio e attenzione particolare ai giovani e come sempre grande attenzione alla dimensione solidale.
Partita il 26 giugno, la festa organizzata dalla pro loco prosegue fino a domenica 29 per poi tornare dal 3 al 6 luglio. Lungo l'elenco delle iniziative, dei soggetti coinvolti e dei progetti da sostenere con il ricavato.
Se qualcosa dai prossimi due sinodi sull’evangelizzazione della famiglia ci possiamo e dobbiamo attendere, è anzitutto la presa di coscienza dell’avvenuta separazione di molte famiglie dalla comunità cristiana e in secondo luogo il riconoscimento delle enormi difficoltà che incontrano i genitori cristiani nel compito di consegnare il vangelo ai figli.