Noi tutti “siamo” comunicazione

Papa Francesco nel suo messaggio per la 48ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali ci propone una rivoluzione copernicana: «La comunicazione è, in definitiva, una conquista più umana che tecnologica». Poi il messaggio ci dice qualcosa su "chi è l'uomo", sulla sua ontologia. Possiamo riassumerlo così: l'uomo ė un essere comunicante, e la comunicazione si realizza nella prossimità. Infine con l'icona del Samaritano ci dice che comunicare è prima di tutto incontrare.

Amministrative. Un voto alle persone, oltre i partiti

Cittadini attenti alla qualità dei candidati locali, indipendentemente dai vari raggruppamenti e dalla collocazione politica delle liste in gara. Tra i sindaci molte conferme ma anche volti nuovi. Domenica 8 giugno tre ballottaggi nel Padovano. L’effetto Renzi non basta al centrosinistra per sbaragliare il campo. Centrodestra e Lega mantengono il governo in parecchi paesi e non mancano le novità di aggregazioni inedite.

Le Pen trionfa con i voti cattolici

Un praticante su cinque ha scelto il Front National. La preoccupata analisi di Jérôme Vignon, presidente delle Settimane sociali: «I cattolici hanno votato per Le Pen nonostante le raccomandazioni dell'episcopato, molto impegnato per l'Europa. È un cattolicesimo di identità che rifiuta il messaggio della chiesa cattolica che chiede di far posto allo straniero e di dargli ospitalità. Siamo divisi anche su papa Francesco».

«Nel pluralismo di Renzi c’è la dottrina sociale»

Il sociologo Franco Garelli valuta la scatto culturale: «È un grande segnale di discontinuità rispetto al recente passato. Finalmente non vince la rivendicazione, la protesta, il mandiamoli tutti a casa, la tabula rasa, ma vince chi in qualche modo offre una speranza ragionata». E ancora: «La sua è una sinistra libera dalle categorie del passato e che aggredisce il presente».

Il Veneto svolta a sinistra?

Alle elezioni europee di domenica scorsa, per la prima volta, si è rotto un incantesimo: il maggiore partito del centrosinistra è il più votato in gran parte della nostra regione, dove supera il 37 per cento. Ma proprio perché il voto è mobile e sempre meno ideologico, il risultato delle elezioni regionali del prossimo anno è tutto in gioco. Chi pensa di avere già la vittoria in tasca, rischia cocenti delusioni.

Sondaggi, l’ennesima brutta figura

L'ennesimo flop dei sondaggi interroga gli addetti ai lavori. L'opinione di Giorgio De Carlo, trevigiano, direttore generale dell’istituto Quaeris: «Sempre più incertezza tra gli elettori, un voto estremamente mobile». E sul risultato amministrativo: «Ormai sappiamo che la politica nazionale non influisce. Altrimenti Ivo Rossi a Padova avrebbe vinto a mani basse…».

Sinodo sulla famiglia/7* L’apertura degli sposi alla vita

L’enciclica Humanae vitae e le tecniche contraccettive hanno diviso il mondo cattolico, alimentando uno “scisma sommerso” che non può non interrogare la chiesa, e che oggi si somma ai delicati interrogativi aperti dalle nuove frontiere della procreazione assistita. La vera sfida, insomma, è quella di capire il senso del "generare".