Per troppo tempo la famiglia è stata trattata come tema marginale nel dibattito politico e sociale, ridotta a statistiche o a misure emergenziali. Il convegno «Una Regione a misura di famiglia», promosso dal Forum delle Associazioni Familiari del Veneto, ha segnato per molti un punto di svolta: la famiglia è tornata protagonista, non come destinataria passiva di sussidi, ma come soggetto attivo di riflessione e di impegno concreto.
L’apertura dei lavori è stata affidata a mons. Giuliano Brugnotto, vescovo di Vicenza, che ha ricordato la famiglia come “luogo insostituibile di educazione, solidarietà e speranza”. Subito dopo, la vicesindaca Isabella Sala e il presidente diocesano di Azione Cattolica Dino Caliaro hanno ribadito il valore di percorsi condivisi fra istituzioni, comunità e associazioni.
Il Forum ha quindi presentato il Manifesto per le politiche familiari del Veneto, documento che propone alcune linee guida decisive:
«Il nostro obiettivo – ha dichiarato il presidente regionale del Forum Marco Marseglia – è che la famiglia diventi il punto di riferimento delle scelte legislative e amministrative, con azioni immediate e durature: dai nidi gratuiti al sostegno allo studio».
La seconda parte della serata, moderata dallo stesso Marseglia, ha dato spazio agli interventi dei consiglieri regionali presenti, chiamati a rispondere a cinque domande-chiave:
In chiusura, il Forum ha rilanciato tre impegni concreti da avviare subito:
La partecipazione numerosa e attenta – con tante associazioni familiari presenti – ha dimostrato che il tessuto sociale veneto è vivo, radicato e desideroso di essere ascoltato. La serata non si è limitata a un confronto di idee: è stata un appello alla responsabilità condivisa, perché la famiglia non resti un tema da campagna elettorale, ma diventi il pilastro delle politiche regionali.
«Perché la famiglia conta – hanno ricordato i promotori – non solo per i suoi membri, ma per l’intera comunità. È lì che si costruiscono legami, si custodisce speranza e si forma la società di domani».