Idee
Se il sipario calerà su questa estate senza che nulla ci abbia turbati, colpiti, avviliti, dovremo farci un esame di coscienza. Una serie di istantanee – di cronaca pura, non certo di villeggiatura – devono scuoterci nel profondo, come una secchiata d’acqua gelata che ci prende in pieno volto e ridesta dal torpore nel quale da tempo sembriamo immersi.
La nostra carrellata non ha pretese di mettere i fatti in ordine di gravità, anzi, e tuttavia partiamo dal massimo scenario di orrore che oggi è Gaza. Le foto di donne e bambini malnutriti che da settimane ci arrivano dalla Striscia (grazie agli sparuti reporter che lì lavorano perché lì vivono – Israele non ammette giornalisti internazionali, se non con minuscole e controllatissime eccezioni) portavano spesso la firma di Mariam Abu Dagga, ma ora la sua macchina fotografica è stata messa a tacere per sempre. È morta con quattro colleghi nell’attacco all’ospedale Nasser portato dall’esercito di Israele. La domanda è: perché le forze armate hanno sparato una seconda volta, ben sapendo che dopo la prima soccorritori e media accorrono per dare assistenza e raccontare i fatti? Secondo l’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi) sono 268 i giornalisti uccisi nella Striscia, 1.320 i sanitari, 303 i morti per fame, mentre il 95 per cento degli ospedali sarebbero fuori uso. Di fronte a tutto questo, nemmeno noi operatori dell’informazione che lavoriamo in contesti sicuri abbiamo avuto l’idea, il coraggio, la sensibilità per mobilitarci e responsabilizzare il nostro Governo. C’è una Chiesa, in Palestina, che resiste, come annunciato dai patriarchi cristiani martedì scorso. E ce n’è una in Italia che non dimentica, come ha fatto il card. Zuppi a Montesole il 12 agosto leggendo i 12 mila e più nomi di bambini morti a Gaza. Ma dobbiamo fare di più.
Seconda istantanea: i sei leader europei, oltre al segretario generale Nato Rutte, alla “cattedra” di Trump, nello studio ovale della Casa Bianca il 18 agosto. A oltre tre anni dallo scoppio delle ostilità in Ucraina, quella appare come l’immagine dell’impotenza dell’Occidente, ma soprattutto di un’Unione Europea che deve ritrovare lo spirito dei fondatori. Oggi le divisioni e gli interessi dei singoli Paesi minano la nostra efficacia su scala planetaria. Per economia e per sviluppo tecnologico siamo un gigante che può indirizzare le sorti della Terra, ma una condizione: se siamo uniti. Un’Europa forte, anche se a più velocità e – ahinoi – con un esercito comune, rappresenta oggi l’assicurazione necessaria per un avvenire multipolare nel quale ci sia spazio per un universo valoriale imperniato non solo su armi e Pil.
Terza istantanea: le raffiche di mitra sulla nave umanitaria Ocean Viking e il sequestro del vascello dell’ong Mediterranea dopo due operazioni si salvataggio nel mar Mediterraneo e l’intervento celere della Guardia costiera per condurre in porto la nave da crociera Msc al largo di Napoli. Assistere i croceristi è stato sacrosanto, anche un guasto secondario in quel contesto, con 8.500 persone a bordo, può trasformarsi in un dramma. Ci si chiede però perché salvare qualche decina di persone che scappano dalla guerra o dalla povertà e cercano un futuro migliore (87 su Ocean Viking, una decina su Mediterranea) sia diventato quanto meno proibitivo dopo il decreto legge Piantedosi del 2023 che prevede l’indicazione del porto sicuro per le navi umanitarie da parte delle autorità: nel caso di Mediterranea era stato indicato Genova, tre giorni di navigazioni oltre il punto di salvataggio…
Infine piogge e allagamenti che hanno colpito la Romagna negli ultimi giorni, ma nella settimana di Ferragosto anche Padova e la sua provincia. Oramai anche gli ultimi refrattari hanno compreso che il cambiamento climatico è realtà. All’inizio del Tempo del Creato, possiamo riflettere sulla conversione spirituale e culturale che dobbiamo attraversare nella relazione tra noi e natura per provare a mitigare gli effetti di quanto sta avvenendo. Anche perché, a causa di questo, nuove guerre e altre migrazioni si stagliano all’orizzonte.