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Università. Le storiche aule di Scienze e Lettere del Bo si riaprono al pubblico
Università Le visite sono previste l’ultimo venerdì di ogni mese. Restaurate le teche di Gio Ponti, esposti alcuni documenti storici
MosaicoUniversità Le visite sono previste l’ultimo venerdì di ogni mese. Restaurate le teche di Gio Ponti, esposti alcuni documenti storici
Sono state riaperte al pubblico due delle quattro sale che all’interno del palazzo del Bo, sede dell’Università di Padova, legano il loro nome alle cerimonie di laurea: quelle di Lettere e di Scienze. Assieme alle altre due che si trovano al piano inferiore, quella di Medicina contigua al Teatro anatomico e la sala di laurea di Giurisprudenza, decorata da Gino Severini, furono destinate alle loro funzioni durante il rettorato di Carlo Anti, negli anni Trenta e Quaranta del Novecento. Chiuse per motivi di sicurezza e per l’accesso poco agevole, le due sale sono state impiegate per le proclamazioni dei neo-dottori fino ai primi anni Duemila. Ora riaprono al pubblico a cadenza mensile, grazie all’impegno della prorettrice al Patrimonio artistico, storico e culturale di ateneo, Monica Salvadori (a sinistra nella foto), in collaborazione con le aree comunicazione, Apal e Aes e del Centro di ateneo per i musei. I due ambienti testimoniano una storia secolare: la bifora presente nel corridoio di collegamento tra le due sale “racconta” l’unificazione di più edifici storici per dar vita al moderno palazzo del Bo, mentre il soffitto a travi lignee della sala dedicata a Lettere ne documenta l’origine medievale; gli affreschi seicenteschi ai lati delle finestre ne testimoniano l’impiego come sala per le lauree del Collegio Veneto, dal 1679 al 1854. Fin dal 1734, invece, gli spazi dell’attuale sala di Scienze ospitavano le collezioni naturalistiche di Antonio Vallisneri, che sono all’origine degli odierni musei universitari come quello della Natura e dell’Uomo. Dal soffitto della sala di Scienze (foto in alto) pende la sfera armillare, in passato collocata sulla torre campanaria del palazzo e che lungo la fascia dello zodiaco reca la data del 1581. L’attuale configurazione di questi spazi risale al rettorato di Carlo Anti, che affidò all’architetto Gio Ponti la progettazione degli elementi d’arredo. Per l’occasione della riapertura delle sale, l’Archivio generale di ateneo ha allestito una mostra documentaria dedicata a personaggi illustri ed eventi che hanno segnato la storia dell’università, esposti a rotazione nelle due teche disegnate da Ponti e appositamente restaurate grazie all’intervento promosso dall’Associazione degli amici dell’Università di Padova con il contributo di Cortellazzo&Soatto, associazione professionale di dottori commercialisti e avvocati con la sua sede principale in città. «Siamo felici di poter riaprire al pubblico due ambienti storici cui si legano i ricordi di molti ex studenti padovani e del mondo, che qui hanno conseguito il loro titolo di dottore – ha dichiarato Monica Salvadori – Le sale di laurea di Lettere e Scienze raccontano momenti di straordinaria importanza per la storia della nostra Università e arricchiscono l’offerta culturale dell’ateneo, in questi anni sempre più aperto alla cittadinanza».