New York – Il “grande, bellissimo disegno di legge – The big beautiful bill”, ideato dal presidente americano Donald Trump e votato dalla maggioranza repubblicana di Camera e Senato, renderà gli americani più poveri ancora più poveri, ma rimpinguerà i portafogli di chi vanta già redditi molto alti. È questa la conclusione a cui è giunto, lunedì, l’Ufficio di Bilancio del Congresso Usa (CBO).
Il report di questa agenzia federale che fornisce a senatori e deputati informazioni economiche e di bilancio ha rilevato che il 10% dei redditi più alti del Paese godrà di un aumento medio di 13.600 dollari all’anno nel prossimo decennio come conseguenza diretta della legge, mentre il 10% dei redditi più bassi subirà una diminuzione media annua di 1.200 dollari. I risultati messi in luce dal CBO contestano la propaganda messa in atto dal presidente e dagli esponenti repubblicani, secondo cui il pacchetto andrà a beneficio dei lavoratori distribuiti tra tutti i livelli di ricchezza e reddito.
“La crudeltà di questo disegno di legge è storica”, per l’arcivescovo di Santa Fe, John C. Wester.
Il presule durante le fasi ultime di approvazione assieme ad altri 20 vescovi e a 40 leader di varie religioni aveva inviato una lettera al Congresso chiedendo ai rappresentanti politici di riconsiderare le loro posizioni.
Emanato nel mese di luglio, il “Beautiful bill” sintetizza praticamente tutti i principali provvedimenti di politica interna promessi da Trump durante la sua campagna elettorale per vincere la Casa Bianca. Prevede un’estensione dei radicali tagli fiscali adottati dai Repubblicani nel 2017, durante il primo mandato di Trump, che sarebbero dovuti scadere alla fine dell’anno, e prevede un notevole incremento della spesa per la sicurezza delle frontiere, l’esercito e la produzione energetica nazionale. Una parte di questi nuovi costi, che graveranno sul bilancio del governo, è stata compensata da tagli drastici ai programmi di assistenza medica agli anziani e alle classi meno abbienti, noti come Medicaid, e ai buoni pasto a beneficio delle persone a basso reddito. “La legge è tutt’altro che bella, almeno dal punto di vista della Dottrina sociale della Chiesa. Fondamentalmente ruba ai poveri per dare ai ricchi, e lascerà milioni di cittadini statunitensi a basso reddito in difficoltà per sopravvivere”, denuncia senza mezzi termini l’arcivescovo Wester, spiegando che “finanzierà anche una campagna di deportazioni di massa che separerà le famiglie di immigrati e danneggerà profondamente i bambini, compresi quelli che sono già cittadini statunitensi”. E molti dei deportati saranno cattolici, perché in gran parte provenienti dal Sudamerica.
L’arcivescovo Timothy Broglio, presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, ha rincarato la dose dicendo che questa legge “mina la rete di sicurezza sociale” per i meno abbienti e “promuove un approccio meramente coercitivo all’immigrazione, compromettendo l’accesso alle tutele legali”.
Inoltre per Broglio “danneggia la creazione di Dio e le generazioni future attraverso tagli agli incentivi per l’energia pulita e ai programmi ambientali”. Gli allarmi delle Chiese e delle fedi vengono ora confermati dai numeri dell’Ufficio del Bilancio, che stima tagli per “700 miliardi di dollari in 10 anni nella spesa di Medicaid, che lasceranno 7,6 milioni di famiglie americane senza copertura sanitaria. Riduce inoltre la spesa per l’assistenza alimentare ai più poveri del Paese di circa 300 miliardi di dollari in 10 anni, con un impatto negativo su 40 milioni di persone a basso reddito, tra cui 16 milioni di bambini”. Per quanto riguarda l’immigrazione, il CBO ha calcolato che verranno stanziati “75 miliardi di dollari per una campagna di espulsioni di massa, che include finanziamenti per i centri di detenzione e un aumento sostanziale del personale addetto alle forze dell’ordine di frontiera e interne”, ma la cosa ancora più preoccupante per il CBO è che “consente a questi agenti di espellere le persone in base al sospetto di attività illegali, senza revisione giudiziaria e senza processi”. Infine, sempre secondo l’Ufficio, la legge aggiungerà un deficit di 3.000 miliardi di dollari al bilancio del governo e in queste cifre non c’è nulla del “bello” vantato dal presidente americano per il suo Paese.