Veglia diocesana. «Giovani, diventate testimoni coraggiosi di Gesù Cristo»
La veglia diocesana dei giovani – che, tradizionalmente, è la Giornata mondiale della gioventù a livello diocesano – si tiene, con il vescovo Claudio, lunedì 24 novembre in Cattedrale. È accompagnata da un invito di papa Leone
«Anche voi date testimonianza, perché siete con me»: sarà questo versetto del Vangelo di Giovanni (15,27) ad accompagnare la veglia diocesana dei giovani con il vescovo Claudio, in programma lunedì 24 novembre dalle 20.30 in Cattedrale. È stato scelto da papa Leone XIV per la Giornata mondiale della gioventù che – negli anni in cui non c’è l’evento “mondiale” (certo, l’estate scorsa i giovani si sono ritrovati a Roma per il Giubileo, ma non era una Gmg “vera e propria”) – si celebra nella domenica di Cristo Re, quest’anno il 23 novembre. «Con la forza dello Spirito Santo, da pellegrini di speranza ci prepariamo a diventare testimoni coraggiosi di Cristo – ha scritto il papa nel messaggio rivolto ai giovani, il primo per lui, in vista della 40a Gmg – Iniziamo dunque, da ora, un percorso che ci guiderà fino all’edizione internazionale a Seoul, nel 2027. In tale prospettiva, vorrei soffermarmi su due aspetti della testimonianza: la nostra amicizia con Gesù, che accogliamo da Dio come dono; e l’impegno di ciascuno nella società, come costruttori di pace». Al cuore della veglia promossa dalla Pastorale dei giovani – che tradizionalmente torna il lunedì dopo la Giornata mondiale della gioventù – c’è la professione di fede. «Ma non solo quella che alcuni giovani faranno davanti ai loro coetanei dopo aver compiuto un cammino personale di discernimento con accanto adulti/testimoni significativi – sottolineano don Diego Cattelan, responsabile dell’ufficio diocesano, e don Giovanni Casalin, collaboratore dell’ufficio diocesano per gli adolescenti – Tutti sono chiamati a dire il loro “sì” al Signore, ecco perché durante la veglia rivolgeremo a tutti i partecipanti, ma anche alle loro comunità, due domande: hai incontrato personalmente il Signore Gesù? Questo incontro ha dato una nuova direzione alla tua vita?». Sono undici i giovani – provenienti da parrocchie ed esperienze ecclesiali diverse – che, lunedì 24, condivideranno pubblicamente con i coetanei il loro “personale Credo”. Restituiranno l’amicizia che stanno costruendo con Gesù (e che è richiamata dall’icona scelta per la veglia, ndr). Nei quattro anni in cui si è tenuta la professione pubblica, 36 giovani hanno detto il loro «sì».