MosaicoVeneto Film Commission l’ente si impegna a favorire l’industria del cinema in Veneto. Di pochi giorni fa l’incontro con i giovani registi Sossai e Mazzacurati
Giovani, talentuosi e veneti. È il titolo dell’incontro organizzato lo scorso 6 giugno dalla Veneto Film Commission presso la propria sede di villa Settembrini, a Mestre, nell’ambito dei “Giovedì della Film Commission”. Ciclicamente, l’ente veneto che si occupa di attirare e supportare produzioni cinematografiche e televisive nella nostra regione, propone dei momenti di ritrovo e riflessione su temi attinenti alla propria mission. Nel corso dell’ultimo incontro prima della pausa estiva, i protagonisti sono stati due giovani veneti under 40 che hanno diretto almeno un lungometraggio: per l’occasione hanno quindi preso la parola Emilia Mazzacurati, padovana, figlia del compianto Carlo, che lo scorso anno ha diretto Billy e Francesco Sossai, bellunese ma padovano d’adozione, che ha realizzato l’horror Altri cannibali. «Quello di giovedì è stato l’ultimo degli incontri di questa stagione, riprenderemo dopo l’estate. Sono momenti importanti per far incontrare sia i professionisti del settore che persone che si avvicinano per la prima volta a questo mondo, in particolar modo i giovani. È proprio pensando a loro che abbiamo voluto presentare due talenti veneti che sono già riusciti a realizzare un lungometraggio prima dei 40 anni». Commenta così Jacopo Chessa, presidente della Veneto Film Commission al termine del pomeriggio a villa Settembrini, non nascondendo la soddisfazione per il lavoro fatto e per i progetti in corso volti a favorire l’industria cinematografica in Veneto. Durante l’incontro il pubblico è stato attento e curioso, soprattutto vedendo due giovani che hanno già debuttato alla regia. A rispondere alle loro (e nostre) curiosità è Emilia Mazzacurati, classe 1995. «Non c’è stato un momento in cui ho deciso di intraprendere questo percorso. Ho studiato Storia dell’arte all’Università, dopodiché ho frequentato per due anni la scuola di scrittura Holden, a Torino, dove ho studiato sceneggiatura». Racconta così l’inizio della propria carriera la giovane regista che, dalla “carta”, ha deciso in seguito di raccontare le proprie storie con la pellicola. «Ho sempre avuto la passione per la scrittura ma inizialmente era relegata a una dimensione più intima, mentre a livello lavorativo ero occupata come fotografa di scena o assistente alla regia – prosegue Mazzacurati – Durante il corso è cambiato qualcosa, i miei docenti mi hanno consigliato di sviluppare un soggetto che avevo scritto. Così, assieme a dei giovani appena usciti dalle rispettive scuole, abbiamo girato nel 2019 il mio primo cortometraggio che ha avuto un buon ritorno ai festival a cui ha partecipato. Poco dopo ho scritto Billy, che ha incontrato l’interesse del produttore Francesco Bonsembiante di Jolefilm, una delle più importanti case di produzione venete. Tuttavia la strada per realizzarlo è stata tortuosa, perché era la mia opera prima e perché senza grossi finanziamenti alle spalle realizzare un lungometraggio è un’impresa tosta. Abbiamo così partecipato a tutti i bandi nazionali e regionali, grazie ai quali, tra la fine del 2021 e la primavera del 2022, abbiamo girato il film». Il ritorno in sala e della critica è stato buono, tanto che la giovane regista è già al lavoro su un nuovo progetto. Ma, per ora, niente spoiler.
Con l’inizio di giugno, ogni due settimane, si alterneranno al pianoforte musicisti professionisti per donare ai pazienti dell’Istituto oncologico veneto (Iov) la possibilità di ascoltare dal vivo musica di alto livello artistico. Un modo per dimostrare attenzione e vicinanza a chi sta affrontando un percorso di cura. L’iniziativa è stata promossa dalla direzione dell’ente e dalla pianista Giulia Vazzoler (in foto, a destra, insieme al direttore generale Maria Giuseppina Bonavina) che ha suonato il 4 giugno. Vazzoler insegna al conservatorio di Adria ed è conosciuta nel mondo per le sue esibizioni a favore di molte organizzazioni umanitarie, a sostegno dell’integrazione di bambini rifugiati. Seguiranno i concerti del soprano Margherita Ferrarese (lunedì 17 giugno) e dei pianisti Jole Barbarini e Virginia Rossetti (l’1 e il 15 luglio).
Il festival del cinema di Porta Portello prosegue fino a domenica 16 giugno con le programmazioni di opere cinematografiche provenienti da tutto il mondo, votate da una giuria qualificata e dal pubblico (riverfilmfestival.org).
Andrea Benato
