“È una grande opportunità. Ho già detto in più occasioni che, ogni volta che i potenti di questo mondo si incontrano, è sempre un fatto positivo. E lo è anche quando questi incontri non hanno una percezione assoluta nel loro stesso formato. Ma la Chiesa guarda sempre con speranza e positività a queste occasioni di incontro”. Interpellato dal Sir, con queste parole mons. Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca e presidente dei vescovi della Federazione russa, commenta il vertice ad Anchoreage, in Alaska, fra il presidente Usa Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin. Secondo quanto resto noto dal consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, il vertice avrà inizio domani sera alle 21.30 (ora italiana) e dopo il colloquio i due presidenti terranno una conferenza stampa congiunta.
“Come ebbe a dire Giovanni Paolo II – ricorda l’arcivescovo di Mosca – quando i potenti della terra si incontrano, la Chiesa prega, prega e digiuna. Cioè afferma un valore profondo: il valore dell’incontro, del dialogo”. Mons. Pezzi aggiunge: “il valore è Cristo. È Cristo che preghiamo. È Cristo che invochiamo, affinché pieghi i modelli di potere, apra i nostri cuori e quelli dei potenti. È per Cristo che digiuniamo. E con il digiuno e la preghiera, affermiamo che il valore di ogni cosa — anche materiale, e ancor più spirituale, come lo è la pace — è possibile solo se è radicato in Cristo”.