Fatti | Calcio Padova
Dopo la vittoria per uno a zero di Catanzaro, il Padova ospita la Juve Stabia, scossa da una notizia che rischia di destabilizzare l’ambiente campano: la società infatti in settimana è stata posta sotto amministrazione controllata dopo le indagini della Direzione Nazionale Antimafia su presunte infiltrazioni della criminalità organizzata all’interno della società stessa. Ciò però non deve far rilassare i ragazzi di Andreoletti: la squadra allenata da Ignazio Abate è reduce da una buona prima parte di campionato, e ora si trova a quota 13, in piena zona playoff. La squadra biancoscudata potrà comunque contare in un Euganeo tutto esaurito, anche grazie alla capienza aumentata per un totale di 8665 posti. Notizia dolente l’assenza del Papu Gomez, presentato in settimana alla piazza, che a causa di un infortunio muscolare procurato in allenamento dovrà rimandare il suo debutto.
IL CONFRONTO
Tra Padova e Juve Stabia c’è un equilibrio quasi perfetto nei precedenti di Serie B: due vittorie per parte e due pareggi nei sei confronti disputati tra il 2011 e il 2014. All’Euganeo, però, il bilancio pende dalla parte dei biancoscudati, imbattuti nei tre incroci casalinghi (due successi e un pari), con le ultime due vittorie risalenti entrambe al 2013. Se dovessero arrivare i tre punti anche domenica, il Padova registrerebbe la sua terza affermazione interna consecutiva contro lo stesso avversario in Serie B per la prima volta dal 2012.
Le due squadre arrivano all’appuntamento in uno stato di forma simile: dopo un avvio complicato, sia i veneti che i campani hanno raccolto 10 punti nelle ultime cinque gare, con un ruolino di marcia (3 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta) che li colloca tra le più in forma del torneo — solo Modena e Monza hanno fatto meglio nel periodo. Entrambe, inoltre, vengono da un successo senza subire reti: il Padova a Catanzaro (1-0), la Juve Stabia contro l’Avellino (2-0). Per i biancoscudati sarebbe la prima volta dal 2013 con due “clean sheet” consecutivi, mentre le vespe non ci riescono dal 2020.
Sul piano del gioco, il confronto tra i due club offre spunti interessanti: la squadra di Andreoletti è tra le più efficaci nel pressing alto, con 13 conclusioni e due reti nate da recuperi offensivi — meglio di chiunque in Serie BKT. La Juve Stabia di Abate, invece, ha costruito meno da queste situazioni (solo quattro tiri e ancora nessun gol dopo un recupero nella metà campo avversaria), ma si distingue per equilibrio e compattezza difensiva.
Sul fronte individuale, Mattia Bortolussi si conferma l’uomo più incisivo del Padova: tre reti in campionato, come Cissè del Catanzaro, e numeri da protagonista in area avversaria — più palloni giocati (31), più tiri nello specchio (7) e più falli subiti (4) nell’ultimo terzo di campo tra i biancoscudati. Dall’altra parte, la Juve Stabia può contare sulla regia di Giuseppe Leone, classe 2001, tra i migliori italiani del torneo per passaggi riusciti nell’ultimo terzo di campo (97, secondo solo a Salvatore Esposito), ma anche prezioso in fase difensiva con 30 possessi recuperati e otto palloni intercettati.
LE PAROLE DELLA VIGILIA
Alla vigilia mister Matteo Andreoletti ha fatto il punto sulla situazione in casa Padova, tra infortuni, gestione delle forze e approccio a una partita che si preannuncia tosta.
Il tecnico ha chiarito subito il quadro generale:
«Mancheranno Pastina, Jonathan Silva, Baselli e il Papu Gomez. Mi dispiace molto soprattutto per il Papu, perché so quanto ci tenesse e da quanto tempo aspettava questa partita, ma non vogliamo prenderci rischi. È un giocatore importante, che ha un significato che va oltre la semplice presenza, e dobbiamo tutelarlo. Quando sarà al 100% tornerà a disposizione».
Sulle condizioni del Papu, Andreoletti ha aggiunto:
«Ha avuto un problema muscolare, non è nulla di grave ma non voglio dare date. L’obiettivo è che rientri solo quando sarà completamente guarito. Non ha senso forzare un rientro e rischiare una ricaduta».
Il mister ha anche voluto chiarire il motivo della mancata convocazione:
«Gomez non è qui per fare la mascotte. È venuto per essere un giocatore importante del Padova, non per andare in panchina a salutare i tifosi. Quando sarà convocato, sarà perché potrà davvero aiutarci a vincere le partite».
Gestione degli altri infortunati
Andreoletti ha poi parlato anche degli altri indisponibili:
«Pastina sta meglio ma viene da un periodo di inattività. L’obiettivo non è solo guarire, ma metterlo nelle condizioni di allenarsi con continuità per evitare nuove ricadute. Lo stesso discorso vale per Baselli: potrebbe tornare a disposizione tra una o due partite, ma vogliamo essere sicuri di non correre rischi».
“Concentrazione solo sulla Juve Stabia”
Con tre gare in sei giorni, il tema del turnover è inevitabile, ma Andreoletti preferisce concentrarsi sul presente: «Faccio fatica a pensare alla formazione di domani (oggi). Metterò in campo la formazione migliore. È giusto avere la testa solo sulla partita di domani (oggi), che sarà difficile. Affrontiamo una squadra forte, tosta, che ha avuto delle vicissitudini in settimana ma che proprio per questo sarà ancora più compatta».
Gli avversari
Sull’avversario, il tecnico biancoscudato non ha dubbi:
«La Juve Stabia è una squadra forte, con tanti giocatori della scorsa stagione che ha mantenuto la propria identità e aggiunto le idee del nuovo allenatore, giovane e preparato. È una squadra che non fa solo fioretto, ma anche battaglia. Conosco situazioni societarie complicate come la loro: a volte queste cose ti uniscono ancora di più».
Sul piano tecnico e mentale, Andreoletti ha indicato la chiave del match:
«Domani servirà lo stesso spirito battagliero che abbiamo avuto a Catanzaro. È una squadra che gioca un calcio di qualità e dobbiamo sapere che ci sarà da soffrire. Spero di non dover vivere un secondo tempo di grande sofferenza come a Catanzaro, ma è importante sapere che possiamo farlo se serve. Sarà più importante quello che faremo senza palla che con la palla».
L’allenatore ha sottolineato la forza del gruppo e l’identità ormai consolidata:
«Mi sarebbe piaciuto avere Gomez a disposizione, ma la squadra oggi ha una sua fisionomia e sta dimostrando di poter stare in questa categoria. È importante che restiamo una squadra figlia del lavoro e dell’identità, indipendentemente da chi gioca davanti».
Il dubbio Capelli-Ghiglione: “Un bel problema da avere”
Spazio anche al ballottaggio tra Capelli (di ritorno dalla squalifica) e Ghiglione: «È un grosso problema, ma un gran bel problema che mi tengo stretto. Sono super soddisfatto della prestazione di Paolo a Catanzaro, non avevo dubbi sul suo valore. Mi ha stupito la tenuta fisica, non pensavo riuscisse a reggere 90 minuti con quell’intensità, ha fatto una grande gara. È vero che questo crea un po’ di turbativa positiva, perché entrambi meritano. Capelli ha dato garanzie importanti, ma so che anche Ghiglione può essere un’arma preziosa, uno dei due magari a gara in corso. Ghiglione è un giocatore che in passato ha fatto anche il braccetto, e con le sue caratteristiche può tornarci utile».
Andreoletti ha poi aggiunto un passaggio importante sulla profondità della rosa:
«Abbiamo tante soluzioni, anche chi oggi gioca meno come Belli o Villa può dare il proprio contributo. Non si tratta di adattare nessuno: chi entrerà sarà pronto e potrà darci tanto. Avere queste alternative, in un ciclo così intenso di partite, è una ricchezza».
Concretezza e maturità
Sul percorso fin qui, Andreoletti si è mostrato soddisfatto ma lucido:
«Questo campionato non ti permette di fermarti. Abbiamo bisogno di punti e voglia di farli davanti al nostro pubblico. Dobbiamo farli innamorare ancora di più di questa squadra. Oggi siamo più maturi e consapevoli: la squadra ha dimostrato di poterci stare in Serie B, però la cosa importante sarà nei momenti di difficoltà che arriveranno nel corso della stagione essere equilibrati, ne esaltarci perché siamo a un punto dai play off o deprimerci perché siamo vicini alla zona playout».
Un bilancio dopo due mesi di lavoro
Infine, il tecnico ha tracciato un primo bilancio della stagione:
«Arrivato mai. Darei le dimissioni se pensassi che il mio lavoro è ultimato. Posso dire però che, dopo otto partite e due mesi di lavoro, non pensavo di vedere un Padova con questa maturità e consapevolezza. Con l’Avellino e il Bari la squadra ha mostrato di poter mettere la testa fuori e giocarsela. Questo mi ha piacevolmente sorpreso. Abbiamo ancora margini di miglioramento: possiamo attaccare di più, essere più cinici, perché nelle ultime partite qualche occasione l’abbiamo sprecata, anche per merito degli avversari. In Serie B non si creano dieci palle gol a partita, quindi dobbiamo essere più concreti. Un altro aspetto su cui crescere è l’esperienza, ma questo mi fa ben sperare per il futuro».
Su Lasagna e il reparto offensivo
In chiusura, un passaggio su Kevin Lasagna:
«Ha fatto una buona partita, anche se ha mancato un paio di gol. Credo ci fosse più merito del portiere che demerito suo. Sta facendo molto bene, ha caratteristiche uniche: in Serie B pochi arrivano a 37 km/h come lui. Stiamo parlando di un giocatore che li davanti ci sta dando una grossa mano».
Lista convocati:
PORTIERI: Fortin, Mouquet, Sorrentino
DIFENSORI: Barreca, Belli, Boi, Faedo, Favale, Ghiglione, Perrotta, Sgarbi, Villa
CENTROCAMPISTI: Bacci, Capelli, Crisetig, Di Maggio, Fusi, Harder, Varas
ATTACCANTI: Bortolussi, Buonaiuto, Lasagna, Seghetti
Probabili formazioni (Stadio Euganeo, Padova, ore 15)
Arbitro Claudio Giuseppe Allegretta (sezione di Molfetta). Assistenti: Bitonti e Zezza. IV ufficiale: Calzavara. Al Var ci sarà Volpi, Avar affidato a Del Giovane. (Diretta Tv DAZN, “La B Channel”)