In tanti, nel pomeriggio di domenica 25 maggio, hanno voluto essere presenti all’ordinazione episcopale e all’inizio del ministero pastorale di mons. Riccardo Battocchio. La Cattedrale di Vittorio Veneto era gremita in ogni suo spazio e si è rivelato provvidenziale il maxi schermo allestito in piazza Giovanni Paolo I, dove altre trecento persone hanno potuto partecipare alla celebrazione, durata complessivamente tre ore. La lunga processione con i presbiteri, i vescovi e i cardinali presenti è partita alle 16 dal Seminario diocesano, come da programma, sotto un cielo incerto che tuttavia si è rivelato clemente sino alla fine. Una volta entrati in Cattedrale, l’amministratore diocesano, mons. Martino Zagonel, ha portato il saluto della Diocesi, condividendo anche un breve messaggio dal Brasile del vescovo Corrado Pizziolo. La solenne celebrazione è stata presieduta dal patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, insieme ai due co-ordinanti, il cardinale Beniamino Stella e il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla. Dopo l’ascolto della Parola di Dio, ha avuto inizio la liturgia dell’ordinazione, introdotta dall’invocazione dello Spirito Santo, con il canto dell’antico inno Veni Creator: hanno fatto seguito la “presentazione dell’eletto” e la “lettura del mandato” di papa Francesco, datato 24 febbraio 2025, con la nomina di mons. Battocchio a vescovo di Vittorio Veneto. Il patriarca Moraglia ha tenuto l’omelia, un’estesa trattazione sulla figura e sul ministero del vescovo, chiamato a custodire l’unità della Chiesa a lui affidata. Nove sono stati gli “impegni” richiesti al vescovo eletto, a ciascuno dei quali mons. Battocchio ha risposto affermativamente. Suggestivo il momento della “prostrazione”: don Riccardo si è prostrato dinanzi all’altare, mentre solisti e coro hanno intonato le litanie dei santi. Altrettanto suggestivo il momento in cui il patriarca Moraglia e, dopo di lui, tutti i vescovi presenti (circa una trentina) hanno imposto le mani, in silenzio, sul capo di mons. Battocchio: la preghiera di ordinazione, pronunciata subito dopo, ha esplicitato il significato del gesto, vale a dire l’invocazione dello Spirito su mons. Battocchio perché gli dia la forza per compiere efficacemente il ministero episcopale. Sono seguiti i “riti esplicativi”: l’unzione crismale, la consegna del libro dei Vangeli, dell’anello episcopale e della mitria (entrambi donati dal Collegio Capranica) e del pastorale (è stato affidato quello della diocesi di Vittorio Veneto con l’effigie di san Tiziano). A questo punto, mons. Battocchio, ormai nuovo vescovo di Vittorio Veneto, si è “insediato” sulla cattedra, manifestando così in maniera ufficiale l’inizio del suo ministero episcopale. Dopo la comunione, il vescovo Riccardo ha percorso la Cattedrale (e anche lo spazio all’esterno, in piazza Giovanni Paolo I) benedicendo per la prima volta l’intera assemblea, mentre il coro intonava, in segno di ringraziamento, l’antico inno Te Deum. Il vescovo Riccardo ha poi rivolto ai presenti il suo intenso saluto e ha ricordato che il Vangelo di Gesù – annunciare e vivere il quale è il primo compito di un vescovo – si incontra «nei vostri volti, nelle vostre storie, nelle vostre attese». Al termine della messa, la processione finale si è mossa verso il Seminario dove il vescovo ha incontrato, in modo informale, le autorità civili e militari della Diocesi e ha tenuto un breve “punto stampa” con i numerosi giornalisti presenti. Finalmente, in un contesto di gioia e di festa, il vescovo Riccardo si è intrattenuto con i tanti che hanno partecipato alla celebrazione: familiari e amici della Diocesi di Padova, la parrocchia di Fellette, sua comunità di origine, gli studenti e i formatori del Collegio Capranica, le tante realtà della Diocesi di Vittorio Veneto… Davvero, un grande momento di Chiesa che molti malati e infermi hanno potuto seguire anche da casa, grazie alla Tenda Tv e Radio Palazzo Carli.
«Caro vescovo Riccardo, ti accogliamo a braccia aperte!»:
queste le parole pronunciate da mons. Martino Zagonel, amministratore diocesano di Vittorio Veneto, all’inizio dell’ordinazione episcopale di domenica 25 maggio. «Grazie, per aver accolto con serenità e piena disponibilità questa grande responsabilità per la nostra Chiesa». Mons. Zagonel ha letto, poi, un messaggio di mons. Corrado Pizziolo, vescovo emerito di Vittorio Veneto, ora missionario in Brasile: «Pur lontani fisicamente, ci sentiamo in profonda comunione spirituale con tutti voi e desideriamo unire la nostra preghiera alla vostra, invocando con fede il dono dello Spirito Santo su mons. Riccardo e su tutta la nostra Diocesi, perché da lui guidata essa possa continuare con fedeltà e generosità, la sua lunghissima e gloriosa storia di fede, di speranza e di carità».