Ventinove giovani, un anno di incontri, sei destinazioni tra Africa, America Latina ed Europa, un unico obiettivo: partire con uno sguardo nuovo per incontrare l’altro e condividere la vita. È questa l’esperienza straordinaria che vivranno i partecipanti al progetto “Viaggiare per condividere”, promosso dal Centro missionario diocesano di Padova. Dopo mesi di formazione, 24 dei 29 giovani che hanno partecipato agli incontri invernali, partiranno quest’estate per la missione in Liberia, con i missionari della Società missioni africane (Sma); Angola, con i frati Cappuccini; Kenya, con un progetto di Missio Giovani della Cei; Brasile (Roraima e Pacaraima), nelle missioni della Diocesi di Padova; Colombia, con le suore maestre di Santa Dorotea e Castel Volturno (Italia), con i Missionari comboniani.
«Il percorso di “Viaggiare per condividere” ci ha accompagnati in un viaggio “dentro” noi stessi – spiegano Elisa Tiberto (32 anni) e Matteo Gnocco (33 anni) – un viaggio che ci ha permesso di entrare in relazione con il gruppo muniti di altri strumenti rispetto a quelli con cui partivamo. È stato un percorso che ci ha guidati a porci altre domande e a rivederne l’ordine». E proseguono i due giovani: «A oggi possiamo dire che il nostro viaggio, pur essendo un dono per gli altri, risponde a un nostro bisogno profondo di crescita e connessione. Così, incontro dopo incontro, il viaggio ha assunto un significato nuovo, una prospettiva trasformata».
Ma questa esperienza non è solo un viaggio. È il punto di arrivo e di ripartenza di un cammino iniziato a novembre, fatto di incontri mensili, confronti, riflessioni e condivisione. Un percorso che vuole allargare lo sguardo dei giovani sul mondo, approfondire la fede e offrire strumenti per leggere la realtà con gli occhi della missione. Nato nel 1996, “Viaggiare per condividere” è pensato per giovani tra i 18 e i 35 anni, siano essi studenti o lavoratori. Il suo obiettivo non è solo preparare all’esperienza estiva, ma offrire una “cassetta degli attrezzi” per la vita, che aiuti ciascuno a vivere con più consapevolezza, responsabilità e apertura il proprio quotidiano. Non tutti i partecipanti scelgono di partire: eppure tutti vengono accompagnati in un cammino di crescita personale e spirituale. Gli incontri, che si svolgono da novembre a giugno, propongono giornate intere di formazione, una al mese più un weekend, in cui si approfondiscono temi che hanno l’obiettivo di aiutare i giovani a conoscere di più il mondo che abitiamo e le sue ingiustizie, tutto in chiave missionaria «Il percorso “Viaggiare per condividere” è stato veramente molto importante per me perché mi ha dato gli strumenti giusti e la formazione adeguata, fondamentale e necessaria per la mia futura partenza per il Kenya a luglio» racconta Maddalena Brunazzetto, 18 anni. Ogni anno le destinazioni cambiano per permettere un arricchimento continuo attraverso la varietà delle esperienze e grazie alla collaborazione con numerosi istituti religiosi e congregazioni. Uno degli aspetti centrali del progetto è l’accompagnamento al rientro. Al termine dell’estate, i giovani si ritrovano per condividere quanto vissuto e, per chi lo desidera, possono partecipare al percorso “Chi-Ama la missione”, pensato per rielaborare e dare profondità all’esperienza vissuta sul campo. A quasi trent’anni dalla sua nascita, questo progetto continua ad accendere nei giovani il desiderio di un mondo più giusto e fraterno, mettendo in moto menti, cuori e piedi. Perché il vero viaggio, spesso, comincia prima di partire. E continua molto dopo il ritorno.