Fatti
Vigonza. Il teatro aumenta la classe energetica
Vigonza Ha riaperto a gennaio dopo i lavori di manutenzione straordinaria la sala dedicata all’architetto Quirino De Giorgio
Vigonza Ha riaperto a gennaio dopo i lavori di manutenzione straordinaria la sala dedicata all’architetto Quirino De Giorgio
È stato riaperto a fine gennaio, in occasione della Giornata della memoria, il teatro Quirino De Giorgio di Vigonza, al termine di alcuni lavori di miglioria per renderlo energeticamente più efficiente. È quindi potuta ripartire la stagione teatrale che terminerà nella tarda primavera. Il teatro prende il nome dal celebre progettista, l’architetto Quirino De Giorgio (1907-1997), nato a Palmanova ma noto soprattutto per le molte realizzazioni in territorio padovano, tra cui i cinema Altino e Quirinetta e il borgo rurale di Candiana. Il teatro di Vigonza fu eretto nel 1938 come parte del complesso architettonico del “borgo rurale” Fratelli Grinzato, che ridisegnò il centro dell’abitato comunale – oggi piazza Zanella – e fu realizzato nell’ambito dei programmi di sviluppo rurale e miglioramento delle condizioni di vita dei contadini del regime del Ventennio. È un esempio dell’architettura razionalistafuturista dell’autore. Il teatro fu utilizzato nei modi più diversi nel dopoguerra e fu restaurato e modificato nella struttura nel 1984, quando divenne auditorium e centro culturale ospitando anche la Biblioteca comunale, prima di essere riportato al suo profilo originale nello scorso decennio dopo un attento restauro che ha preceduto quello del circostante borgo rurale. Annesso al teatro ha trovato posto l’archivio professionale di De Giorgio, donato al Comune di Vigonza nel 1996 per volontà dell’architetto stesso, e che nel 2007 è stato dichiarato di interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Veneto. Il Comune, dopo avere curato l’inventario e il riordino del materiale, anche grazie a un finanziamento della Fondazione Cariparo ha potuto predisporre la sede dell’archivio negli attigui locali progettati come ex mercato coperto. I recenti lavori di restauro si sono incentrati su alcune opere di manutenzione straordinaria e di efficientamento energetico. In particolare, è stato rifatto l’impianto di climatizzazione e sono stati sostituiti gli infissi. L’obiettivo dell’intervento, oltre a innalzare la classe energetica dell’immobile, era quello di ridurre i consumi e i costi di gestione in genere, e di migliorare il comfort e la fruibilità del teatro. L’importo dei lavori, pari a 500 mila euro, è stato in parte finanziato da contributi statali e in parte da fondi propri comunali. «È stata fatta la coibentazione delle pareti interni – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici, Massimiliano Cacco – con circa 440 mq di cappotto, l’isolamento dei sottotetti, nuovi controsoffitti per la sala principale, la sostituzione delle finestre e delle porte esterne. Con il rifacimento dell’impianto di trattamento dell’aria e l’installazione di una nuova pompa di calore la struttura è stata dotata di un moderno sistema di climatizzazione che consente di ampliare l’utilizzo del teatro anche durante il periodo estivo. Si è pensato di suddividere gli impianti per zone al fine di consentire l’utilizzo parziale delle aree, ad esempio la saletta in ingresso oppure le stanze al piano superiore. Per concludere, è stato installato un impianto fotovoltaico di potenza nominale pari a 11 kw che aiuta a contenere i costi per l’energia». Hanno concluso l’intervento alcuni lavori agli arredi interni, ai camerini degli artisti e sulle finiture. Il teatro Quirino De Giorgio, oggi una delle più attive sale teatrali della provincia, ha quindi riaperto al pubblico e sono ripartite le rassegne dedicate al teatro professionale contemporaneo, al teatro amatoriale e alle famiglie. Info su: www.comune.vigonza.pd.it
Eretto nel 1938, è nato assieme al cosiddetto “borgo rurale”, un complesso architettonico realizzato nell’ambito dei programmi di sviluppo rurale in epoca fascista, con una serie di edifici tra abitazioni e spazi d’uso pubblico.