“Il Giubileo e la dottrina cattolica dell’indulgenza”. Sarà questo il tema dei due incontri di Quaresima che don Gianandrea Di Donna terrà a Villa Immacolata il 15 e il 29 marzo, dalle 9.30 alle 12.30. L’Anno Santo che stiamo celebrando ha nel cuore un dono prezioso per soccorrere le nostre fragilità: l’indulgenza plenaria. Non una magia affidata a sofisticati rituali, ma la sovrabbondanza della misericordia della Chiesa, che promette ai peccatori pentiti di attingere al proprio tesoro di bene per rimediare alle tracce che il male lascia nel mondo. È un mistero non semplice da comprendere, che chiama in causa competenze storiche e teologiche tutt’altro che banali. Il rischio è, altrimenti, che non lo si viva come segno dell’incontenibile amore che Dio ci ha dato in Gesù Cristo. La storia delle indulgenze è controversa, al punto che questo termine viene spesso inteso come il simbolo stesso della disonestà di prelati corrotti. Non sono pochi gli episodi che gli avversari della Chiesa di Roma hanno impugnato con indignazione e da cui sono venuti dissidi secolari e ferite mai ricomposte. Eppure la teologia ci insegna a guardare al dono dell’indulgenza da un punto di vista superiore. Questa tenera forma di misericordia ha a che fare addirittura con l’attimo in cui Dio ha creato dal nulla l’universo, ponendovi al centro la creatura “molto bella”, l’uomo, amato ben oltre le sue colpe e i suoi tradimenti. Don Di Donna aiuterà i partecipanti a riconoscere questa ricchezza e a interpretare correttamente le norme della Penitenzieria apostolica, indicando i passi da compiere per poter beneficiare delle cure materne della Chiesa.