Chiesa | MondoA fine gennaio papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle cause dei santi a promulgare il decreto riguardante il miracolo della beata Vincenza Maria Poloni, nata a Verona il 26 gennaio 1802 e morta l’11 novembre 1855, fondatrice dell’istituto Sorelle della Misericordia.
La beata – al secolo Luigia Poloni – nel 1840, con la guida del beato Carlo Steeb, fondò l’istituto delle Sorelle della Misericordia di Verona. Beatificata il 21 settembre 2008, sarà canonizzata per la guarigione inspiegabile dal punto di vista scientifico di una donna in Cile. Nel 2013, ad Audelia del Carmen Parra Parra – residente a Quilleco, in Cile, per un errore medico, riconosciuto dallo stesso chirurgo, durante un’operazione di colecistectomia programmata in laparoscopia, venne lacerata la arteria aortica. In pochi giorni la paziente subì cinque interventi. La situazione era così grave, che non c’erano molte speranza. Audelia, però, a un certo punto, inspiegabilmente, iniziò a risalire la china. E guarì senza nessuna conseguenza. Il 16 dicembre 2013, il nipote di Audelia – il seminarista, ora sacerdote, Alvaro Martinez – preoccupato per la salute della nonna, si inginocchiò in preghiera davanti all’immagine della beata Vincenza Maria Poloni: gli era stata regalata dalle Sorelle della Misericordia di Verona, quando avevano lasciato la parrocchia di Quilleco. La sua preghiera alla beata è stata incessante e ha coinvolto con tutti i mezzi possibili amici e conoscenti. Fino al miracolo… Le Sorelle della Misericordia sono presenti anche in Diocesi di Padova: a Santa Giustina (collegio universitario femminile) e a Monselice (in parrocchia).
