Mosaico
Settembre mese di vendemmia e per Vo’ è sinonimo anche di riscoperta della propria storia, intrecciatasi nel tempo con uno dei prodotti simbolo dell’autunno. Dal 19 al 21 settembre, infatti, la festa dell’uva, nata ai primi del Novecento, inebrierà il paese di sapori e memorie che culmineranno nella sfilata domenicale – unica al Centro Nord Italia – di carri allegorici con scenografie artigianali realizzate complessivamente con 22 quintali di acini.
Il corteo notturno – in aggiunta a quello pomeridiano – chiuderà così tre giornate dove il protagonista è proprio il frutto della vite: «Tra le varie attività, venerdì sera proponiamo una rassegna di cortometraggi a tema vino, mentre sabato un appuntamento di poesie – elenca l’assessore alla cultura e turismo Simonetta Tognetti – Per i bambini, invece, abbiamo pensato a un percorso didattico con la pigiatura dell’uva». Novità di questa edizione – evidenziata anche dal primo cittadino Mauro Delluniversità – è la visita di quattro ore a sei cantine a bordo di un trenino avvicinando così le vigne al centro del paese, nella cui piazza Liberazione troverà spazio il villaggio degustazioni. Si concretizza così l’obiettivo indicato dal sindaco di permettere ai visitatori sia di scoprire l’offerta vitivinicola euganea in un solo luogo sia di assaporare, con questa dislocazione dell’offerta culturale, tutte le bellezze presenti nei Colli Euganei.
Una zona chiamata a valorizzare anche nella festa il secolare legame con la coltivazione dell’uva, che nel periodo 2020-2024 ha fatto registrare una crescita del 17 per cento del valore dell’export delle aziende del comprensorio, secondo i dati elaborati dal Consorzio e incrociati con Veneto Agricoltura. «Vogliamo ridare centralità anche alla mostra delle uve, con una rinnovata attenzione alle varietà tradizionali e autoctone e con l’apertura delle premiazioni a tutto il territorio dei Colli Euganei – annuncia l’assessore all’agricoltura e alle attività produttive di Vo’ Maurizio Biasio – L’obiettivo è duplice: valorizzare la biodiversità agricola e promuovere la qualità reale del prodotto, perché il grappolo è il simbolo stesso del nostro lavoro e della nostra terra».
Programma dettagliato nel sito festadelluvadivo.it