Mese: Luglio 2019

Usa: manifestazione al Senato contro le politiche migratorie. Arrestati preti, suore e leader cattolici

Sul prato esterno hanno pregato, ascoltato testimonianze di migranti terrorizzati dall’idea di perdere i propri figli e hanno letto anche i messaggi dei vescovi arrivati a sostegno di questa manifestazione di disobbedienza civile organizzata dal Centro Colomban per la difesa e la sensibilizzazione, dalla Conferenza dei superiori maggiori maschili, dalla Conferenza dei Gesuiti di Canada e Usa, dalla Conferenza delle religiose degli Stati Uniti, da Pax Christi Usa e altri, per protestare contro le politiche di immigrazione messe in atto alla frontiera, in particolare nei confronti dei bambini

Parlamento Ue: finisca presto il “rodaggio”. I cittadini europei non possono aspettare

La sessione plenaria di questa settimana ha messo in luce problemi non da poco sul modo di comprendere e interpretare il ruolo di eurodeputato. C'è chi è un po' a digiuno di diritto comunitario, chi pensa di stare a Strasburgo solo per elogiare o denigrare il proprio governo nazionale, chi scambia l'emiciclo per un palco di cabaret. Ora è il momento di fare sul serio e il primo impegno saranno le audizioni dei commissari designati. In gioco ci sono, sempre e comunque, attese e interessi dei popoli europei

Unhcr, nel 2018 assistiti 10,5 milioni di rifugiati

Il dato è stato diffuso nel Global health review annuale dell'Agenzia Onu. Nel 2018 cala il tasso di mortalità dei bambini rifugiati di età inferiore ai 5 anni. "La maggior parte dei rifugiati accolta in regioni in via di sviluppo in cui i servizi di base sono già sotto pressione"

Un Paese che tratta così la sua scuola dice chiaramente ai suoi giovani che se ne sta fregando di loro

Un altro anno scolastico si è chiuso senza scomodare troppo i sonni del Paese. Su questo distratto silenzio incide forse il fatto che la scuola non costituisce più un ascensore sociale per le nuove generazioni. Inoltre, le modifiche apportate al sistema scuola ci hanno forse internazionalizzato, ma hanno in parte snaturato le tipicità più nostre, rendendole meno presenti nei programmi. Ed è inspiegabile come, nello scrigno d’arte in cui viviamo, restino cenerentole storia, storia dell’arte, musica, religione. Un Paese che tratta così la sua scuola è un paese che dice chiaramente ai suoi giovani che se ne sta fregando di loro.