Il punto sulle elezioni amministrative in vista dell'appuntamento alle urne di domenica. Una sintesi delle procedure e dei candidati, con l'importante apporto delle note delle due Conferenze episcopali sui territori, che esortano al voto consapevole e alla responsabilità di tutti: elettori ed eletti.
Il direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana, Vincenzo Corrado, parla del messaggio per la 54ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali – “Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10, 2) La vita si fa storia – che Papa Francesco ha voluto dedicare alla narrazione.
Domenica 26 sarà la prima Domenica della Parola di Dio, la giornata istituita da papa Francesco, indetta ufficialmente con la lettera apostolica in forma di motu proprio del 30 settembre 2019, “Aperuit illis”, Aprì loro. Già però al termine del Giubileo del 2016, nella lettera apostolica “Misericordia et misera” il papa invitava ogni comunità, in una domenica dell’anno liturgico, a rinnovare “l’impegno per la diffusione, la conoscenza e l’approfondimento della Sacra Scrittura". Nell’istituire questa giornata non c’è nulla di straordinario, ma è un solennizzare la Parola, dare una maggiore attenzione alla presentazione della parola della domenica. Diverse sono le iniziative che vengono proposte nella nostra Diocesi.
“La storia di Cristo non è un patrimonio del passato, è la nostra storia, sempre attuale. Essa ci mostra che Dio ha preso a cuore l’uomo, la nostra carne, la nostra storia, fino a farsi uomo, carne e storia. Ci dice pure che non esistono storie umane insignificanti o piccole. Dopo che Dio si è fatto storia, ogni storia umana è, in un certo senso, storia divina”.
Daniele Zovi apre la quinta edizione della rassegna “Per un sapere consapevole”, il ciclo di incontri promossi dall'associazione Nuove Armonie per conoscere e discutere tematiche sociali e di attualità.
Il Rapporto pubblicato da “Szlachetna paczka” (Strenna generosa) mostra come nella società polacca molte famiglie hanno redditi troppo modesti per una vita dignitosa. Ne fanno le spese alimentazione e cure mediche. E mentre il Pil vola, l’indigenza entra nelle case dove si fatica a pagare le bollette o il riscaldamento. Volontari e benefattori, cattolici e laici, si mobilitano lungo tutto l’arco dell’anno per sostenere persone in difficoltà
Servizio civile, cambiano le regole. Da nazionale diventa universale, la programmazione assume un respiro triennale e cambiano le regole di progettazione e di lavoro per gli enti. Novità che riguardano in prima battuta le decine di enti pubblici, privati e del terzo settore del Veneto che stanno impegnando attualmente un migliaio di giovani volontari in progetti di servizio civile. Ma che investiranno anche i giovani under 29, che verranno ammessi ai progetti finanziati dal Dipartimento nazionale.
La Commissione presenta la propria proposta in vista della grande conferenza, della durata di due anni, che dovrebbe porsi in ascolto dei cittadini e preparare le riforme e il rilancio delle istituzioni Ue. Tante buone intenzioni, qualche domanda inevasa. E una "dimenticanza": nei documenti circolanti non si cita il possibile contributo di Chiese e comunità religiose, peraltro esplicitamente riconosciute dal Trattato di Lisbona