Chi corre veloce come Giovanni senza essere confermato da Pietro rischia di correre invano, chi invece arriva davanti al sepolcro e vede senza gli occhi del cuore rischia, come Pietro, di tornare a casa pieno di stupore per l’accaduto e nulla più. L’amore alimenta il desiderio e il desiderio quando è custodito dalla Chiesa ci apre all’incontro con Gesù Risorto. La Risurrezione del Signore segna il vero rinnovamento della nostra condizione umana
«Dal Signore Risorto riceviamo la forza di lottare perché si realizzi il Regno di Dio che è regno di amore, di giustizia e di pace!. Al seguito di questa certezza altri sette giovani e adulti, in Cattedrale e altri ancora nelle rispettive parrocchie, vestiranno stasera abiti bianchi, riceveranno candele accese e avanzeranno nell’assemblea come nuovi discepoli e nuovi missionari del Vangelo».
Questo sabato, nella Veglia pasquale, Nol Doda diventa cristiano e prende il nome di Antonio. Lo accompagnano la moglie Vera, la figlia Aurora e la comunità parrocchiale di Cave che gli è stata vicina in questo cammino. «Celebrare i sacramenti “con” Nol – sottolinea don Florindo Bodin, il parroco – è occasione per rivivere e rinnovare ciascuno il proprio battesimo»