Un collettivo di enti ed associazioni del mondo dei media e della comunicazione lancia un’iniziativa per promuovere insieme a giornalisti di tutta Italia un’informazione più libera da condizionamenti, spettacolarizzazione e polemiche, al servizio delle soluzioni e del bene comune. Il 3 maggio, dalle 10 alle 15, interventi e interviste in streaming
Se il nucleo famigliare si sviluppa armonicamente e cresce in tutte le sue potenzialità il beneficio è universale.
Amare la famiglia significa saperne stimare i valori e le possibilità, promuovendoli sempre. Amare la famiglia significa individuare i pericoli ed i mali che la minacciano, per poterli superare. Amare la famiglia significa adoperarsi per crearle un ambiente che favorisca il suo sviluppo. E, ancora, è forma eminente di amore ridare alla famiglia cristiana di oggi, spesso tentata dallo sconforto e angosciata per le accresciute difficoltà, ragioni di fiducia in se stessa, nelle proprie ricchezze di natura e di grazia, nella missione che Dio le ha affidato. «Bisogna che le famiglie del nostro tempo riprendano quota! Bisogna che seguano Cristo!»
Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, n.86, 22 novembre 1981
Il vescovo Claudio ha incontrato le comunità parrocchiali di Madonna Incoronata, Natività, Sacra Famiglia, San Girolamo e San Giuseppe. Tanti i “semi” che ha lanciato, raccogliendo anche interessanti provocazioni
Avviato un progetto di ricerca, voluto dalla Fondazione Nervo Pasini e portato avanti dall’Università di Padova, per individuare linee guida per le Cucine popolari in relazione al contesto in cui si trovano. Tra gli obiettivi: migliorare la percezione esterna delle Cucine e favorire reti, relazioni, collaborazioni con altri enti e servizi del quartiere. Per superare i pregiudizi. "Abbiamo molto da imparare sul tema della sicurezza interna ed esterna, ma abbiamo anche molto da dare in termine di patrimonio umano. Questo è un progetto sfidante che ci permette di capire meglio come garantire il benessere interno ed esterno delle Cucine"
Per il Piano Estate, illustrato agli operatori scolastici, il Ministero scende in campo direttamente con un sito dedicato per la raccolta delle informazioni.
I social non sono mai immuni da effetti collaterali, soprattutto se a usarli sono persone (minori o adulti) che non hanno del tutto contezza delle possibili derive comunicative.
L’invito di papa Francesco per una “maratona” di preghiera incessante, in questo mese di maggio, per invocare la fine della pandemia ci spinge a riflettere sull’importanza della preghiera di supplica e intercessione. Per chi ha occhi per vedere e orecchi per ascoltare, la pandemia offre senz’altro anche una parola di Dio per l’umanità. Dovrebbe averci almeno insegnato che, anche con tutta la nostra scienza e tecnologia, non siamo onnipotenti e non possiamo controllare tutto, non è tutto nelle nostre mani
Padre Christian Carlassare, comboniano di Piovene Rocchette, colpito nella notte di domenica 25 aprile a dieci giorni dal suo arrivo a Rumbek, Diocesi di cui è vescovo eletto. Nemmeno per un momento si è abbandonato alla paura o al rancore. Ha subito pensato a rassicurare i suoi cari e a pregare per la sua gente