In Austria e Germania anche l’attesa del Natale del 2021 verrà vissuta con le restrizioni e le difficoltà legate alla pandemia da Covid-19. La recrudescenza della diffusione del virus, l’aumento esponenziale dei casi gravi e dei morti, la nuova serrata generale con chiusure e limitazioni molto vicine a quelle dell’anno passato, hanno portato alla decisione di non effettuare i mercatini tipici dell’Avvento sia in Austria sia in Germania, come pure semplificare e ridurre al minimo le attività pastorali e liturgiche, onde non esporre i fedeli a rischi eccessivi. Tutte queste scelte vanno ad incidere non poco sul tessuto sociale dei due Paesi, che indiscutibilmente speravano di poter tornare a vivere l’Avvento anche come una rinascita dopo oltre due anni di pandemia. Senza contare l’impatto negativo per introiti che vengono usati per attività assistenziali e sociali.
L'associazione di care leavers commenta favorevolmente l'emendamento alla legge di Bilancio, che mira a istituire un fondo da 50 milioni di euro. "La pandemia ha amplificato la presenza di sintomatologia da fenomeni depressivi e problematiche relazionali"
La Rete per la riforma delle politiche sulle droghe esprime il proprio apprezzamento per alcuni dei risultati finali della Conferenza nazionale sulle dipendenze. “Soddisfazione per l’impegno circa l’urgenza di modificare la 309/90, nella direzione della depenalizzazione e decriminalizzazione completa dell’uso personale di droghe e della coltivazione domestica di cannabis”
“Il talento non ha un passaporto”: al centro dei due incontri a Roma e Il Cairo l’innovazione proposta da diaspora, rifugiati e migranti. Si parlerà di ambiente, digitale e gender gap, sottolineando come le spinte maggiori al progresso e alla trasformazione arrivino proprio da contesti without borders, senza confini
In oltre mezzo secolo il Censis ha analizzato e descritto la società italiana puntando molto sull'autonomia dei processi collettivi e anche stavolta, nel suo 55° Rapporto sulla situazione del Paese, rileva “tanti sprazzi di vitalità, tanta voglia di partecipazione, tante energie positive”. Ma “la pandemia, rimescolando le carte, ha costretto il Paese a porsi di fronte alle opportunità dell'accelerazione negli investimenti pubblici e privati”
Anche quest’anno la terza domenica di Avvento è dedicata alla carità. Domenica 12 dicembre le parrocchie sono invitate a valorizzare nel corso della liturgia – ma non solo – le esperienze vissute e, come si può leggere sul sito della Caritas diocesana, «sensibilizzare la comunità affinché si senta coinvolta e protagonista dell’attenzione verso le persone che vivono situazioni di fragilità».
Laboratori per educatori. Tornano in presenza, sabato 4 dicembre, e si allargano agli accompagnatori degli adulti e ai membri dei consigli pastorali parrocchiali
"Osiamo sognare l'avvenire. Prendersi cura delle persone e della terra": questo il tema del 95° incontro delle Settimane sociali di Francia che si è svolto nell’ultimo fine settimana di novembre; due giorni a distanza, uno in presenza a Versailles. È una iniziativa di laici e laiche che dal 1904 in Francia traduce in confronti, proposte politiche, iniziative sociali, la dottrina sociale della Chiesa. I binari della riflessione del recente incontro annuale sono stati la Laudato Si’ e Fratelli tutti, attraversati nelle conferenze, gruppi di lavoro e tavole rotonde da sguardi multidisciplinari e approcci molto variegati. I partecipanti hanno lavorato due giorni on line e la domenica si sono ritrovati a Versailles. Il Sir ha domandato a Jérome Vignone, già presidente di Ssf, nonché attualmente presidente dell’osservatorio nazionale della povertà e dell’esclusione sociale e di quello della precarietà energetica, di offrire elementi di analisi sull’esperienza vissuta
“Oggi erano seduti tutti in prima fila alla preghiera ecumenica con Papa Francesco. Erano felicissimi. Ma hanno alle spalle storie di viaggi disperati, lacrime e separazioni di affetti familiari inimmaginabili”.