Con la conferma dell'abbinamento tra amministrative e referendum, è scattato il conto alla rovescia e i ritmi sono inevitabilmente destinati a cambiare.
L'analisi di Roberto Rossini, portavoce dell'Alleanza contro la povertà: "Ci sono due considerazioni da fare. La prima è che alla fine pagano sempre i poveri: sono i poveri che vanno in guerra, sono i poveri che subiscono gli effetti sociali più nefasti senza alcuno scudo stellare o sociale. La seconda è che essere poveri in una democrazia è una cosa, in una democratura un’altra"
Dietro le apparenze dello scambio, continua a modularsi la logica del “con noi o contro di noi” già sottoposta senza contropartite da Biden a Xi Jinping. E da quest’ultimo respinta.
Transnistria, piccola regione infilata tra l’Ucraina e la Moldavia. Nelle ultime ore, soprattutto con l’acuirsi degli attacchi su Mykolaiv e Odessa, sembra salire la tensione: Kiev parla di manovre sospette e provocazioni ma il Ministero degli Esteri moldavo smentisce e afferma che al momento, non ci sono informazioni che confermino la mobilitazione di truppe russe in Transnistria. Interrogato dal Sir su quanto sta accadendo, il vescovo di Chișinău, tiene subito a ribadire: “Noi come chiesa stiamo molto attenti a non inserirci o provocare discussioni che possono essere motivo di scontro anche all’interno delle nostre comunità che sono abbastanza eterogenee come provenienza”.
Dopo l'ennesima strage nel Mediterraneo, la Comunità chiede di cambiare le politiche europee sull’immigrazione: "È inaccettabile continuare ad assistere a queste stragi del mare senza cambiare le regole in vigore". Superare i criteri di Dublino e riprendere i soccorsi in mare, le priorità
In fuga dalla Dnipro, ai confini col Donbass, e in arrivo in Italia donne, bambini e anziani, molti dei quali anche un con gravi disabilità. Iniziativa di Arci Solidarietà, Arcs e Aoi, insieme con Roma Capitale
Ci risiamo: come un anno fa, peggio di un anno fa. I giorni di pioggia tanto attesi e arrivati la scorsa settimana, dopo mesi di quasi totale siccità, non hanno modificato nella sostanza l’urgenza di risolvere il problema acqua per le campagne padane, che da qualche anno si ripropone puntualmente, acuito quest’inverno dalla poca neve scesa sulle Alpi.
Crisi ucraina. Gli aumenti dei costi energetici, il rincaro e il rischio mancanza di concimi e cereali, hanno messo in primo piano la necessità dell’autosufficienza energetica e alimentare del Paese