La misericordia di Dio, mai disgiunta da un giudizio che ci sarà e anzi già c’è, perché chi compie azioni disoneste reca danno anche a sé stesso, oltre che al prossimo.
“Di fronte a simili tragedie, la Caritas Italiana richiama tutti alla propria responsabilità per trovare soluzioni adeguate di fronte al fenomeno globale delle migrazioni, che guardino al bene comune e non a interessi di parte”. Lo dice il direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello, in seguito alla notizia del naufragio avvenuto ieri nel Crotonese.
Dopo l’esplosione della barca si sono gettati in mare per raggiungere la riva a nuoto. Ma la maggior parte non ce l’ha fatta. Le storie raccolte dal team medico di Medici senza frontiere. Bertotto: “Le parole di Meloni e Piantedosi uno schiaffo alle vittime”
Tra i presenti in prima linea la Caritas diocesana di Crotone-Santa Severina, che si è resa disponibile per ogni esigenza. Don Stefano Cava, direttore dell’Ufficio, insieme ai suoi collaboratori si è subito recato sul luogo del naufragio: "Domenica mattina abbiamo subito provveduto a portare indumenti al pronto soccorso e ci siamo resi disponibili anche per le prime necessità, cioè per la fornitura di cibo e acqua, ma ci hanno comunicato che i pazienti ricoverati in ospedale hanno prima bisogno di un intervento farmacologico, per cui il primo rifocillamento è stato affidato al nosocomio”. Di “naufragio dell’umanità” hanno invece parlato i vescovi calabresi
La tentazione è anzitutto un suggerimento interpretativo che parte da un dettaglio negativo e lo amplifica perché si perda di vista l’insieme; sussurra una mancanza, vera o presunta, e induce a leggere le situazioni ambivalenti in modo unilateralmente negativo. Questa è la vera opera del Nemico contro di noi: il resto è corollario e conseguenza. Il diavolo ci offre il suo punto di vista sul reale, uno sguardo tutto in nero, senza sfumature o spiragli
Montegaldella. È partito l’intervento di manutenzione e restauro su alcune edicole erette tra Otto e Novecento. Scoperto un dipinto di buon valore. Due si trovano nel capoluogo: in via Lampertico la sorpresa è stata trovare una tela di scuola veneta. Un terzo intervento è in frazione Ghizzole. Al restauro contribuisce anche la comunità
“Una profonda tristezza e un acuto dolore attraversano il Paese per l’ennesimo naufragio avvenuto sulle nostre coste. Le vittime sono di tutti e le sentiamo nostre”.