La plenaria dell’Europarlamento è iniziata nel pomeriggio a Strasburgo con un minuto di silenzio che la presidente Roberta Metsola ha chiesto all’emiciclo per ricordare le giovani vittime dei due attacchi avvenuti a Belgrado il 3 e 5 maggio.
Convegno delle Caritas diocesane Si è svolto a Salerno dal 17 al 20 aprile e vi ha partecipato anche una delegazione di Padova. È stata l’occasione per riflettere su alcuni fronti particolarmente urgenti
Costruire ponti, rinsaldare amicizie già vive da anni e stabilire nuove relazioni: con queste aspettative il coro parrocchialeJubilate di Conselve ha effettuato nei giorni scorsi una intensa e proficua uscita che l’ha portato in tre giorni a Fiume, Capodistria e Buie, a cavallo tra Croazia e Slovenia, dove sono presenti le comunità autoctone italiane con le quali già da anni la cittadina intrattiene rapporti di amicizia e collaborazione.
Non esistono solo le povertà materiali o relazionali. Dalla sintesi diocesana per il sinodo è emerso il diffondersi di un’altra piaga, quella della povertà educativa, subita da bambini, adolescenti, giovani. Il 6 maggio si è svolto il primo incontro promosso dal Cantiere della Strada e del Villaggio tra chi a Roma si occupa di attività a sostegno allo studio. Tra le proposte: creare alleanze territoriali
È in questo aver fede che Gesù invita a superare il turbamento: non si tratta solo di una richiesta di fiducia, ma è appello forte ad avere una fede capace di vincere il male, una fede più forte e più tenace del male.
“Accogliendo la comunicazione dell’Oms, segnaliamo che tutte le attività ecclesiali, liturgiche, pie devozioni, possono tornare a essere vissute nelle modalità consuete precedenti all’emergenza sanitaria. Resta salva la possibilità per i vescovi diocesani di disporre o suggerire alcune norme prudenziali come l’igienizzazione delle mani prima della distribuzione della Comunione o l’uso della mascherina per la visita ai malati fragili, anziani o immunodepressi”.
Come il salmista, anche le famiglie possono dirsi in un pellegrinaggio, nell’esilio di una terra straniera, che metaforicamente va da un capo all’altro del mondo conosciuto.