In Italia “c’è sicuramente una forza del lavoro che produce, che fa innovazione… Ma non dobbiamo dimenticare che questo avviene con grandi difficoltà e disparità e che le condizioni di lavoro si stanno progressivamente impoverendo”, afferma il vicepresidente nazionale delle Acli con delega al Lavoro e al Terzo settore. Nei giorni scorsi l’associazione ha lanciato 10 proposte per combattere il lavoro impoverito e non dignitoso
“L’aumento, riscontrato negli ultimi tempi, del numero delle domande volte all’ottenimento di prestazioni a carattere assistenziale è il segno di un crescente e sempre più diffuso disagio economico. A questo poi si unisce un generalizzato clima di sfiducia sia nei confronti delle istituzioni pubbliche sia verso le tante promesse della politica cui però non corrisponde una effettiva e reale ricaduta in termini di lavoro”. A fotografare così l’attuale contesto sociale e lavorativo è Carla Sacchini, responsabile di una delle sedi zonali di Roma del Patronato Labor
Non mancano le avvisaglie di una dinamica tipica nell’Africa postcoloniale, dove le lotte di potere precipitano troppo facilmente in guerre civili, incrociando l’odio genocidiario su base etnico-religiosa.
La lampada della pace ha fatto tappa, nel suo “viaggio” in Diocesi, anche a Montagnana. Mercoledì 19 aprile è stata accolta in Duomo da un nutrito numero di fedeli, tra cui i sindaci del territorio, che – nell’intento dell’iniziativa voluta dal vescovo Claudio – hanno detto, con la loro presenza, l’impegno per la pace.
Erano in 27 da San Domenico, vicariato di Selvazzano, a “Il primo passo”, weekend di spiritualità a misura di giovanissimo, vissuto tra gruppi parrocchiali a casa Filippo Franceschi di Camporovere.
I dati sull’occupazione giovanile sono preoccupanti. Il tasso dei Neet è a livelli record. Le nuove generazioni sono l’ultima ruota del carro? Eppure le esperienze positive, avviate anche in ambito ecclesiale, non mancano. La festa dei lavoratori ricorda che occorre tornare a scommettere su formazione e condivisione