Mese: Dicembre 2023

Ucraina. Nel centro medico dove si curano i soldati. Corpi giovani devastati e mutilati. Sono i “segni” della guerra

“La guerra è una cosa terribile. Ed è impossibile oggi capire perché nel XXI secolo una simile tragedia sia ancora possibile”. Ivan Yavorskyi è il direttore del più importante centro medico di tutta l’Ucraina dove arrivano i soldati feriti sul fronte da tutto il Paese. L’età è giovanissima: 22, 23, 27 anni. Le ferite sono profonde, devastanti, complesse. Braccia “in ricostruzione”. Mani con le dita tagliate. Gambe mutilate. La maggior parte dei traumi sono causate da esplosioni di mine. Il trauma psichico resterà per sempre e anche se la guerra dovesse finire, una delle più grandi sfide sarà quella di lavorare per evitare i suicidi.

Ucraina: si cercano reclute. Il paese ha bisogno di nuovi soldati. “Mamma, sono in un’unità militare”

Nell’Ucraina che ha bisogno di nuovi soldati da impiegare sul fronte, succede anche questo: casi di reclutamento forzato e corruzione per evitare di partire per il fronte. Il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato nella conferenza stampa di fine anno, la necessità di mobilitare nelle forze armate fra i 450mila e i 500mila uomini. “I ragazzi impegnati da ormai due anni sul fronte, hanno bisogno di essere sostituiti da altri uomini”. I soldati inoltre stanno morendo o vengono feriti. Il loro numero è top secret ma è evidente che “il sistema ha bisogno di nuove ‘risorse umane’”.

Santi Innocenti Martiri. Quanti bambini vittime innocenti di tanti re Erode

Erode è un mix di potere e paura. Per questo senza scrupoli ordine la strage degli innocenti. E oggi quanti martiri innocenti? Nelle varie guerre: da Gaza all’Ucraina. Come è possibile tollerare quanto succede a Gaza? E non sentirsi dentro il grido di Rachele che piange i suoi figli e non vuole essere consolata. Ma è quanto succede in ogni violenza: sulle donne, sui bambini, sugli anziani… Quanti bambini cancellati dalla faccia della terra per il capriccio di qualche Erode?

Una piccola Betlemme in una grotta carsica della Calabria

Sulla strada per il Santuario diocesano di Santa Maria di Mendicino, un anfratto che era stato deposito di legname e luogo per animali è stato ripulito dai volontari della parrocchia e da alcuni soci dell’associazione di rocciatori “Erbanetta” e vi è stata collocata una natività con san Francesco d’Assisi in contemplazione. Un segno per l’ottavo centenario del presepe voluto a Greccio proprio dal poverello che desiderava “vedere con gli occhi del corpo” quanto accaduto nella piccola Betlemme

Esattamente ottocento anni fa san Francesco “inventa” il primo presepe

La sera del venticinque dicembre del 1223, esattamente ottocento anni fa, nasce qualcosa che si è apparentemente trasformato in altro, ma che nasconde l’origine preziosa di una rinuncia, quella del santo di Assisi, a imitazione di una nascita avvenuta non nei castelli, ma in un luogo fuori dalle grandi rotte, e che pure aveva visto nascere Davide. Un re, a precorrere la nascita di un altro e diverso Re che della rinuncia alle ricchezze materiali farà il suo messaggio