“L’affluenza alle urne per queste elezioni è di circa il 50%. Sebbene ciò sia in linea con le precedenti elezioni europee, non è ancora sufficiente, indicando un persistente disinteresse e una mancanza di impegno tra i cittadini dell’Ue. Una bassa affluenza alle urne, combinata con il forte aumento dei partiti nazionalisti ed euroscettici, soprattutto nei Paesi fondatori dell’Unione europea, manifesta una forte insoddisfazione per la performance dell’Ue”.
Prima o poi doveva accadere, in mancanza di un’inversione di tendenza di cui purtroppo non si vedevano neanche i presupposti: i non votanti hanno superato i votanti. Nelle europee del 2019 l’affluenza alle urne era stata del 54,50, proseguendo una lunga scia negativa che però non era mai arrivata alla fatidica soglia della metà degli elettori. Il 49,69% di questa tornata rappresenta proprio questo salto finale.
L’affluenza alle urne si è fermata al 49,69%, un record negativo nella storia della Repubblica. Chi è andato alle urne ha premiato Fratelli d’Italia, Pd, Forza Italia, Alleanza Verdi Sinistra e ha penalizzato Lega, M5S, Azione e Stati Uniti d’Europa. Per FdI un netto rafforzamento della leadership della Meloni alla guida del governo, per il Pd un chiaro rafforzamento della leadership della Schlein alla guida della principale forza di opposizione.
“Dopodomani, in Giordania, si terrà una conferenza internazionale sulla situazione umanitaria a Gaza, convocata dal Re di Giordania, dal Presidente dell’Egitto e dal Segretario Generale delle Nazioni Unite. Mentre li ringrazio per questa importante iniziativa, incoraggio la Comunità internazionale ad agire urgentemente, con ogni mezzo, per soccorrere la popolazione di Gaza stremata dalla guerra. Gli aiuti umanitari devono poter arrivare a chi ne ha bisogno, e nessuno lo può impedire”.
Gianni Rivera, Giancarlo Antognoni, Roberto Baggio, Alessandro Del Piero e Francesco Totti: cinque "registi" che hanno contribuito a fare la storia del calcio italiano. Li ha riuniti a Coverciano il ct Spalletti in vista dell'Europeo. Una lezione di sport... e di vita anche per gli "azzurri"
Su Sky e in streaming su Now, in contemporanea con gli Stati Uniti, i primi episodi della seconda stagione di “House of the Dragon” verranno rilasciati dal 17 giugno. Noi li abbiamo visti in anteprima e possiamo affermare che la partenza è grintosa, incisiva e, come sempre, livida. I temi in campo restano foschi, corrosivi: vendetta, violenza e conquista bramosa del potere. Uomini in preda di pulsioni e ambizioni, che abdicano a ogni moralità e valore. A firmare la stagione sono George R.R. Martin e lo showrunner Ryan Condal. Il punto Cnvf-Sir
I Balcani sono uno raccordo importante per molti profughi provenienti dal Medioriente e dall’Africa centro-settentrionale diretti verso l’Unione europea
Papa Francesco è tornato sulla proposta, lanciata col Giubileo del 2000, di cancellare o almeno ridurre il debito dei Paesi del sud del mondo. La testimonianza dei missionari in Guinea Bissau, Angola, Repubblica Democratica del Congo e Brasile. Passo ritenuto necessario. “Serve anche una moralizzazione delle èlite”. E si parla di “debito climatico”
Mentre prosegue il viaggio della fiamma olimpica attraverso le strade di Francia, direzione Parigi 2024, non sono poche le voci che in questi anni si domandano se l’attuale dimensione "monstre" delle Olimpiadi (e da qualche edizione anche dei Giochi paralimpici) rispetti quell’olimpismo originario. Secondo il giornalista e scrittore, "l’Olimpiade sta diventando sempre più un esempio di evento lontano non solo dall’antico prototipo greco ma anche dal modello riabilitato dal barone De Coubertin"