Sergii Chernov, politico ucraino di Kharkiv, analizza i tentativi in atto tra Unione Europea e gli Stati Uniti di Trump di porre fine alla guerra. "Mi provoca un grande dispiacere vedere che si sta organizzando il destino dell'Ucraina senza gli ucraini. Se funzionasse il diritto internazionale questo non succederebbe. Bisogna trovare meccanismi internazionali che siano realmente capaci di difendere i diritti dell'uomo e la legittimità dei confini".
Il giornalista e telecronista Rai, “voce” storica della Nazionale di calcio italiana, è scomparso il 5 marzo all’età di 86 anni. Nelle parole del figlio Fabio emerge una persona appassionata di sport e un educatore che ha provato “a mettere al centro la dimensione dell’umano”. “Il fatto di stare insieme alla gente, negli oratori, sui campetti di calcio era per lui un’esigenza di semplicità”
Alla scuola primaria di Sant’Anna di Piove di Sacco il primo concerto-incontro con il gruppo nato dai laboratori di musicoterapia del Servizio educativo dell’OPSA
Esce oggi sugli schermi italiani "Il Nibbio", film diretto da Alessandro Tonda, che rievoca la storia di Nicola Calipari, funzionario del Sismi che sacrificò la propria vita per salvare quella della giornalista de “Il Manifesto” Giuliana Sgrena, rapita in Iraq. Era il 4 marzo del 2005. Dopo 20 anni la sua morte non ha avuto (ancora) giustizia. Di lui erano apprezzate le doti professionali e le capacità operative unite ad una grande umanità e sensibilità. Tratti derivanti da una lunga militanza negli scout quando ancora era studente in Calabria. Il Sir ha raccolto le testimonianze di alcuni scout che lo hanno conosciuto e avuto come capo.
La rilevazione Istat indica una tendenza che si va consolidando nel panorama economico italiano. Tra i fattori che più hanno inciso in questa direzione c’è sicuramente lo slittamento in avanti dell’età pensionabile e la conseguente permanenza nella forza-lavoro di un numero crescente di persone non più giovani.
La miniserie Netflix “Il Gattopardo”, che (ri)porta sullo schermo l’epopea risorgimentale di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, sembra rifarsi in termini visivo-estetici ai period drama inglesi, “Downton Abbey” o “The Crown” in testa. Una scommessa importante, che si gioca per un nuovo pubblico, soprattutto estero. Arriva nelle sale dal 6 marzo il noir-horror gotico firmato da Pupi Avati, “L’orto americano”, scelto come film di chiusura per l’81a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia.