Chiesa | DiocesiPadovani verso la beatificazione In attesa della pubblicazione dell’editto relativo a mons. Nervo, ecco una carrellata proposta da mons. Vanzetto
Il supplice libello, con il quale si chiede l’avvio dell’indagine diocesana sulle “virtù eroiche” di mons. Giovanni Nervo, è arrivato al vescovo Claudio Cipolla il 12 dicembre 2024. «Prossimamente verrà reso pubblico il relativo editto» ha annunciato mons. Tiziano Vanzetto, responsabile dell’Ufficio diocesano per le cause dei santi, che domenica 30 marzo, al Carmine, ha tenuto una conferenza sul tema “Padovani in cammino verso la beatificazione: le cause aperte”. Nato a Casalpusterlengo il 13 dicembre 1918, da una famiglia originaria di Solagna, e morto a Sarmeola il 21 marzo 2013, dopo l’8 settembre 1943 mons. Nervo fu attivo nella Resistenza. Parroco di Santa Sofia dal 1965 al 1969, ebbe nel 1971 l’incarico di costituire la Caritas italiana di cui fu primo presidente. Nel 1964, inoltre, dà vita alla fondazione Emanuela Zancan. All’incontro di domenica scorsa ha partecipato anche Antonio Ramin, fratello del servo di Dio padre Ezechiele, missionario comboniano assassinato quarant’anni fa – il 24 luglio 1985 – a Cacoal, in Brasile, mentre cercava di indurre i piccoli agricoltori a non prendere le armi contro i latifondisti. La sua causa di canonizzazione è “in mano” al Dicastero delle cause dei santi. Il 30 agosto 2021 papa Francesco ha riconosciuto, autorizzando la pubblicazione del relativo decreto, le virtù eroiche della serva di Dio Mariacristina Cella Mocellin (Monza 1969-Bassano del Grappa 1995). Incinta del terzo figlio, Riccardo, per non danneggiarne la vita, posticipò le cure chemioterapiche per un sarcoma alla gamba. Sempre il 30 agosto 2021, sono state riconosciute le virtù eroiche del venerabile padre Placido Cortese (Cherso 1907-Trieste 1944), frate minore conventuale, direttore del Messaggero di Sant’Antonio, vicino alla Resistenza, che nel 1944 fu arrestato e poi torturato fino alla morte dalla Gestapo nel capoluogo giuliano. Alla sua figura è legata la serva di Dio Luigia Maria Pucheria Borgato (1898-1945) suora laica della compagnia di Sant’Orsola. La sua causa di beatificazione, iniziata nel 2015, si è conclusa nel 2018. Ora si sta predisponendo la positio, perché possa essere dichiarata venerabile. Maria Borgato partecipò alla catena di solidarietà che faceva capo al frate-giornalista, aiutando prigionieri e sbandati a rifugiarsi in Svizzera. Tradita da una spia e arrestata, la “staffetta” di Saonara venne uccisa nella camera a gas di Ravensbruck, alla vigilia della Liberazione. L’11 marzo 2024 si è ufficialmente costituita a Este l’associazione “Amici di Guido Negri” che, oltre a mantenere vivo il ricordo del servo di Dio, noto come il “capitano santo” (nato nel 1888), si sta adoperando per la canonizzazione. Guido Negri, ucciso dalle pallottole austriache sul Monte Colombara il 27 giugno 1916, ebbe come padre spirituale san Leopoldo Mandić.
Iniziata nel 1998 e conclusa nel 2006, potrebbe essere riaperta la causa diocesana relativa a don Lucio Ferrazzi (1876-1955), il parroco di Pernumia noto per la sua attenzione agli ultimi. A Roma è in lista d’attesa anche Vinicio Bonifacio Dalla Vecchia (1924-1954), di Perarolo di Vigonza, medico, attivo nell’apostolato dei giovani. Iniziata nel 1992 e conclusa nel 1998, si è arenata fino al 2022 (quando si è deciso di procedere per viam martyrii) la causa relativa a padre Bernardo Aquilino Longo, dehoniano, originario di Curtarolo, morto il 3 novembre 1954 nel vortice della rivoluzione congolese. In lista d’attesa c’è pure don Domenico Leonati (1703-1793), fondatore delle Salesie, a lungo rettore della parrocchia di Ponte di Brenta. La sua causa di beatificazione è iniziata il 24 gennaio 2024. Alla Diocesi è giunta la richiesta per l’avvio della causa di canonizzazione della beata Eustochio (al secolo Lucrezia Bellini, 1444-1469), beatificata da Clemente XIII nel 1760.
