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Un matrimonio fecondo. Lo scopo dell’amore coniugale non è solo la procreazione, ma ha un valore in sé nel mutuo scambio fra i coniugi
Molte coppie cristiane che vivono la croce dell’infertilità sperimentano giorno per giorno che il loro amore genera altri frutti, che non sono i figli naturali.
I coniugi sappiano di essere cooperatori dell’amore di Dio Creatore e quasi suoi interpreti nel compito di trasmettere la vita umana e di educarla; ciò deve essere considerato come missione loro propria. […]
Il matrimonio tuttavia non è stato istituito soltanto per la procreazione; il carattere stesso di alleanza indissolubile tra persone e il bene dei figli esigono che anche il mutuo amore dei coniugi abbia le sue giuste manifestazioni, si sviluppi e arrivi a maturità. E perciò anche se la prole, molto spesso tanto vivamente desiderata, non c’è, il matrimonio perdura come comunità e comunione di tutta la vita e conserva il suo valore e la sua indissolubilità.
Gaudium et Spes, n. 50, 7 dicembre 1965