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Padre Matthew Schneider, sacerdote autistico: “Superiamo i luoghi comuni e apriamo la Chiesa alle esigenze di tutti”
“Non riuscivo a riconoscere i segnali relazionali dei bambini. Se non mi fosse stato detto forse starei ancora lottando in ministeri non particolarmente adatti a me, mentre la diagnosi mi ha aiutato a concentrarmi su ministeri più consoni ai miei punti di forza”. Padre Matthew Schneider racconta cosa significa essere un sacerdote autistico e quanta strada ci sia ancora da fare per coinvolgere davvero le persone autistiche nella Chiesa: “L’autismo non è una condizione monolitica dove tutti hanno gli stessi sintomi. Dobbiamo chiedere alle persone di cosa hanno bisogno”