Riaprire la discussione sull’obbligo di indicare in etichettatura l’origine degli ingredienti agricoli; difendere le risorse per l’agricoltura e lavorare ad una Pac che offra un livello sempre maggiore di servizi ambientali, ma anche capace di premiare i valori economici e sociali generati dall’agricoltura...
Eliminare il codice doganale per identificare il “made in” e modificare il modello di regolamentazione europea che deve diventare uno strumento trasparente e finalizzato alla creazione di fiducia; rivedere gli accordi bilaterali di libero scambio, perché ciò che non è consentito in Europa perché potenzialmente dannoso per i consumatori, per i lavoratori o per l’ambiente non può essere fatto entrare da un portone laterale; prevedere standards produttivi analoghi per tutti, con un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute.
Sono questi i cinque impegni cardine del documento predisposto dalla Coldiretti in vista delle elezioni europee che sarà presentato a tutti i candidati delle forze politiche in lizza. «Lo discuteremo in questi giorni anche con i candidati padovani – spiega il presidente della Coldiretti di Padova Massimo Bressan – per ribadire che la Coldiretti ha un programma ben preciso per il settore primario, sul quale chiederà conto ai nuovi eurodeputati. Ovvio che l’impegno non si esaurisce qui, anzi questo è solo il primo passo di un confronto che proseguirà per i prossimi cinque anni».
