La rassegna “Antiche mura teatro festival” scandirà anche quest’anno l’estate a Cittadella, con l’approdo di artisti di livello nazionale tra i bastioni del centro storico. Giunta alla 12a edizione, si terrà dal 9 giugno al 22 luglio prossimi e manterrà le caratteristiche salienti delle edizioni passate: otto appuntamenti all’aperto e a offerta libera, quasi tutti di lunedì (tranne l’ultimo) alle 21.30 all’anfiteatro di Campo della Marta o a Villa Rina in caso di pioggia, con momenti di dibattito o di performance artistiche e musicali antecedenti lo spettacolo vero e proprio. Il tutto, organizzato dalla compagnia Teatro Bresci con il supporto del Comune ospitante. «Ci sono attori e registi che approdano per la prima volta a Cittadella. Abbiamo scelto le varie proposte in base al tema. Ma troveranno spazio anche persone del posto che contribuiscono in qualche modo alla nostra cultura e società». Parola di Anna Tringali, fondatrice assieme a Giacomo Rossetto di Teatro Bresci; da sempre punta a un approccio “glocale”, basato su tematiche globali ma sviluppato su esperienze locali. «Non è un caso che ad aprire la rassegna sia Miguel Gobbo Diaz, attore metà veneto e metà dominicano, conosciuto dal grande pubblico grazie alla fiction Nero a metà. Lui, peraltro, ha raccontato spesso la sua adolescenza qui in Veneto, calando la sua esperienza personale nel rapporto con il territorio. Ma tutte le date porteranno tematiche particolari all’attenzione degli spettatori: solo per fare qualche esempio, penso ad Arbeit, un nostro monologo di successo sul lavoro precario; o, ancora, a Freevola scritto e interpretato da Raffaella Mariani sulla condizione femminile, senza censure ma anche senza certi eccessi». Nel dettaglio, si inizia il 9 giugno con un momento di dialogo con i volontari di Emergency e L’inizio di un sogno di Gobbo Diaz. A seguire, il 16, La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza, serata aperta dalla presentazione di Gazzetta Filosofica. Quindi, sette giorni dopo, subito dopo la discussione sul rapporto tra lavoro e famiglia nell’operoso Nordest, toccherà ad Arbeit. Il 30 ci sarà un confronto con chi fa volontariato in carcere e, a seguire, la satira politica di Massimiliano Loizzi con Il matto 3. Quindi, il 7 luglio, ecco Freevola, anticipato dalla presentazione di tre operatrici sanitarie del posto. Il lunedì successivo, dopo l’esibizione acustica di Chiara Patronella, spazio a Rusina scritto e interpretato da Rossella Pugliese. Il 21 luglio di nuovo una piece di Teatro Bresci, La Russia è betulla, l’altopiano è larice tratta dalle opere di Mario Rigoni Stern: i temi ambientali saranno introdotti dal racconto di un apicoltore. La chiusura con Perdifiato di Michele Vargiu, sulla prima donna a correre il giro d’Italia, sulle note di pizzica di Tradere. Il programma completo è sul sito www.antichemurateatrofestival.com