Persone che fanno differenza. Il sindaco: «Siamo riusciti a portare un nuovo medico di base e sosteniamo gli anziani nelle Rsa. Nell’ex base militare verrà realizzata una struttura per l’emergenza abitativa»
Da 11 anni fa parte dell’amministrazione municipale. Un lustro da consigliere, poi altri cinque anni come vicesindaco; dal 10 giugno 2024 Matteo Ruzzon, perito agrario esperto in parchi e giardini, è il primo cittadino di Bagnoli di Sopra. La lista che lo sostiene, “Bagnoli nuovo percorso”, è prettamente civica. «Nella nostra squadra non abbiamo tesserati. Lavoriamo sui progetti che abbiamo indicato nel programma. È ovvio che qualche collegamento politico con le altre istituzioni lo dobbiamo avere. Abbiamo visto che nei paesi come il nostro, con poco meno di 3.400 abitanti, questa è la soluzione vincente, perché è la persona che può fare la differenza, e non tanto il partito politico. Io sono nato e vissuto a Bagnoli, così come i miei genitori». A un anno dall’insediamento, è tempo del primo bilancio. «Abbiamo lottato sul versante della sanità. Siamo riusciti a portare a Bagnoli un nuovo medico di base e a ottenere la proroga per un altro, così possiamo evitare alle persone anziane di doversi spostare da Bagnoli a Conselve. Stiamo continuando ad aiutare i nostri concittadini accolti nelle varie case di riposo. Cerchiamo di sostenere questa spesa ma non è mistero che quest’anno, fra tagli e spending review, abbiamo 100 mila euro in meno di uscite. Stiamo poi lavorando su progetti di riqualificazione per gli impianti sportivi e per immobili vetusti, come la Barchessa Gurian e l’ex base militare di San Siro. Quanto ai bandi Pnrr abbiamo ristrutturato il teatro Goldoni, cambiando gli infissi e la centrale termica». Ma non finisce qui. «Nelle prossime settimane partiremo con un altro intervento più complicato, legato al Pnrr: all’interno dell’ex base militare, realizzeremo il progetto “Housing first”, una struttura di emergenza abitativa per persone in gravi difficoltà. Il progetto riguarda l’ambito territoriale di 44 Comuni, con capofila Este. La struttura riceverà 28 persone. E poi ci sarà la “Stazione di posta”, ovvero un centro servizi, che dovrebbe raggiungere il target di 88 persone. Gli utenti potranno essere indirizzati al centro per l’impiego oppure avere un mediatore culturale». Sabato 31 maggio (serata della finale di Champions League: «Abbiamo chiamato l’Uefa – ironizza – ma non hanno spostato la data») si è svolta la sfilata, in notturna, dei carri allegorici (otto carri più quattro gruppi a piedi). «Nel circondario abbiamo otto-dieci gruppi che fanno i carri mascherati. Da febbraio a Pasqua si esibiscono nei Comuni più grandi, come Conselve, Albignasego e Abano». Il 2 giugno il primo cittadino ha consegnato una copia della Costituzione ai diciottenni. «Quest’anno ho raggruppato i neo-maggiorenni ma anche quelli che hanno festeggiato nel 2024. Eravamo in campagna elettorale e per par condicio è saltato l’appuntamento. I ragazzi sono 57». Il sindaco Ruzzon definisce “ottimi” i rapporti con la parrocchia: «Un esempio: dal 6 all’8 giugno abbiamo in programma la Festa dello sport e il parroco ha accolto a braccia aperte la nostra proposta di celebrare la messa in campo sportivo. Un’enorme soddisfazione». Quanto all’ipotesi di possibili fusioni, Ruzzon ritiene che «il campanilismo non avrà molto futuro. Dovremo presto cominciare a pensare un accorpamento di forze nei corpi di Polizia municipale o negli uffici tecnici. Già in passato avevamo pensato a una fusione con Conselve, ma era strutturata male. Se si farà, andrà realizzata in maniera graduale».
Il parroco: «La messa di Pentecoste al campo sportivo, una scelta inedita ma voluta dalla comunità. Le antiche dimore contadine andrebbero preservate: qui ce ne sono circa 25»
Una messa ma anche una grande festa. La mattina di domenica 8 giugno, alle 9, don Angelo Tinello, parroco di Bagnoli di Sopra, celebra la messa di Pentecoste, al campo sportivo, per tutte le squadre che fanno capo all’associazione Abc La Fenice. «Gli organizzatori della Festa dello sport mi hanno chiesto di celebrare all’aperto. È una modalità inedita che ci permette d’incontrarci con tutti gli atleti. Per sottolineare che lo Spirito Santo ha vari doni e che tutti gli sport sono un dono di Dio, vestiremo con colori diversi i ragazzi di prima media, di quinta e di quarta elementare: in pratica i cresimati dell’anno passato, quelli che l’hanno fatta nei giorni scorsi e quelli che la faranno nel 2026». Dopo è prevista una scampagnata nelle varie boarie, le caratteristiche dimore contadine. «Bagnoli ne conta all’incirca 25, che facevano parte dell’antica proprietà dei Benedettini, che qui avevano un monastero. Poi il monastero è stato ceduto ai monaci di Santo Spirito, che nel Seicento l’hanno chiuso. La Santa Sede, successivamente, l’ha dato alla Serenissima, a patto che intervenisse nella battaglia di Lepanto. Le boarie avevano i nomi di vari santi e quella di san Michele Arcangelo Da 11 anni fa parte dell’amministrazione municipale. Un lustro da consigliere, poi altri cinque anni come vicesindaco; dal 10 giugno 2024 Matteo Ruzzon, perito agrario esperto in parchi e giardini, è il primo cittadino di Bagnoli di Sopra. La lista che lo sostiene, “Bagnoli nuovo percorso”, è prettamente civica. «Nella nostra squadra non abbiamo tesserati. Lavoriamo sui progetti che abbiamo indicato nel programma. È ovvio che qualche collegamento politico con le altre istituzioni lo dobbiamo avere. Abbiamo visto che nei paesi come il nostro, con poco meno di 3.400 abitanti, questa è la soluzione vincente, perché è la persona che può fare la differenza, e non tanto il partito politico. Io sono nato e vissuto a Bagnoli, così come i miei genitori». non è più abitata, sono crollati i tetti. Ci dispiace perché hanno un significato dal punto di vista storico-culturale. Il nostro desiderio è che possano essere utilizzate in maniera diversa. Quest’anno il Comune ha individuato un percorso: ci troveremo sull’aia di due-tre boarie nella prospettiva di poterle visitare tutte nei prossimi anni. Ogni anno, inoltre, il 29 settembre celebriamo la festa del patrono san Michele Arcangelo e invitiamo i sacerdoti e le suore che hanno vissuto qui». Don Tinello è anche il presidente dell’asilo. «L’edificio è comunale, però l’asilo è pienamente parrocchiale. Bagnoli fa parte della zona industriale, molte persone vengono a lavorare qui e allora, per avere i bambini vicini, li portano nella nostra scuola materna. In asilo viene fatta un’educazione cristiana, le mamme e i papà ne sono informati. Possono far partecipare i figli all’ora di religione, oppure non avvalersi di questa possibilità». Nella prima e nella seconda settimana di luglio verrà realizzato il grest: «Sono previsti momenti di preghiera e di riflessione e laboratori di piccole costruzioni. L’anno scorso abbiamo fatto dei lavori con il midollino, in particolare dei cestini. E c’è stato pure un laboratorio di pasta. Un maestro di A un anno dall’insediamento, è tempo del primo bilancio. «Abbiamo lottato sul versante della sanità. Siamo riusciti a portare a Bagnoli un nuovo medico di base e a ottenere la proroga per un altro, così possiamo evitare alle persone anziane di doversi spostare da Bagnoli a Conselve. Stiamo continuando ad aiutare i nostri concittadini accolti nelle varie case di riposo. Cerchiamo di sostenere questa spesa ma non è mistero che quest’anno, fra tagli e spending review, abbiamo 100 mila euro in meno di uscite. Stiamo poi lavorando su progetti di riqualificazione per gli impianti sportivi e per immobili vetusti, come la Barchessa Gurian e l’ex base militare di San Siro. Quanto ai bandi Pnrr abbiamo ristrutturato il teatro Goldoni, cambiando gli infissi e la centrale termica». musica ha insegnato il ritmo ai ragazzi». Don Angelo è a Bagnoli da 22 anni. «Sono stato nominato parroco nel 2003, però all’epoca ero ancora alla guida di Borgoforte e quindi ho gestito per due anni, fino alla nomina di un successore, le due comunità. Quando sono arrivato a Bagnoli, ho appreso che il mio predecessore, don Antonio Barbieri, voleva valorizzare un oratorio dei Benedettini, probabilmente risalente all’anno Mille. Don Antonio ha fatto in modo che potesse rientrare nelle domande di contributo per i restauri. Così abbiamo iniziato i lavori di restauro di questa che non è proprio una chiesetta, infatti accoglie dalle 70 alle cento persone. Adesso è efficiente: una volta alla settimana, il giovedì, andiamo a celebrarvi l’eucarestia. La chiesetta, che sorge tre-quattro metri sopra il livello delle campagne, è dedicata a san Daniele, perché è stata costruita nel periodo in cui a Padova era stata scoperta la tomba del santo, che poi era stata portata in Cattedrale. Bagnoli significa “acqua”; anticamente intorno al monastero c’erano acquitrini e paludi. I monaci piano piano sono riusciti a bonificare i terreni. E quindi è rimasta la denominazione Bagnoli di Sopra, che ha dato il nome alla località».