Chiesa
Nel simbolo niceno-costantinopolitano, recitato durante la liturgia della Messa, la Chiesa viene affermata come “una, santa, cattolica e apostolica”. Queste quattro note, chiamate anche “proprietà” o “caratteri”, sono considerate dalla teologia cattolica le qualità fondamentali e distintive della vera Chiesa di Cristo. Esse non costituiscono solamente attributi ideali, ma appartengono realmente e inseparabilmente alla Chiesa secondo la comprensione cattolica. Offrono, inoltre, delle chiavi interpretative essenziali per comprendere la natura profonda della comunità cristiana ed il suo compito nella storia dell’umanità.
La “unità” della Chiesa è un concetto centrale della fede cristiana. La Chiesa si proclama una perché deriva dall’unico Dio, che è Uno e Trino. Cristo stesso ha pregato per l’unità dei suoi discepoli, come riportato nel Vangelo di Giovanni: “Che tutti siano una sola cosa” (Gv 17,21). L’unità si manifesta sia nella fede, trasmessa attraverso il Credo e il Magistero, sia nella celebrazione dei sacramenti, in particolare l’Eucaristia che è fonte e culmine della comunione ecclesiale. L’unità istituzionale della Chiesa si riflette nella comunione con il Papa, successore di Pietro, e con i vescovi, in una successione apostolica che assicura la continuità e la fedeltà al deposito della fede. Tuttavia, questa unità non elimina la diversità: esistono differenti riti, culture, e carismi all’interno della Chiesa, ma tutti concorrono a formare l’unica comunità dei credenti. Nonostante la proclamazione dell’unità, la storia della Chiesa è stata segnata da divisioni (scismi ed eresie). La Chiesa cattolica, tuttavia, continua a vedere sé stessa come la custode dell’unità voluta da Cristo e si impegna nell’ecumenismo, cioè nella ricerca dell’unità tra tutti i cristiani.
La santità della Chiesa si radica nella sua origine divina: è stata voluta da Dio, santificata da Cristo e animata dallo Spirito Santo. Essa è chiamata ad essere “popolo santo”, luogo dove gli uomini sono chiamati alla santità. La santità della Chiesa non consiste nell’assenza di peccatori al suo interno, ma nella presenza della grazia e dei mezzi di santificazione, cioè la Parola di Dio, i sacramenti, la preghiera e la testimonianza dei santi. La Chiesa proclama la santità come vocazione universale, invitando tutti i suoi membri, in qualsiasi stato di vita, a camminare verso la perfezione della carità. I santi canonizzati rappresentano esemplari in cui la grazia trasforma realmente l’uomo, ma la santità si manifesta anche nella vita quotidiana di molti credenti umili e nascosti. È importante sottolineare che la presenza del peccato nella Chiesa — scandali, divisioni, debolezze umane — non ne annulla la santità. Anzi, la Chiesa è sempre in cammino, chiamata costantemente alla conversione e a rinnovarsi secondo il Vangelo.
L’aggettivo “cattolica” deriva dal greco “katholikos”, che significa “universale”. Sin dagli inizi, la Chiesa si è considerata rivolta a tutti i popoli e tutte le culture, senza limiti di spazio e di tempo. Questa universalità si concretizza nella missione, che è diffondere il Vangelo in ogni parte del mondo. La cattolicità non va però confusa con uniformità. La Chiesa accoglie al suo interno una ricchezza di tradizioni, espressioni liturgiche, discipline spirituali e prassi teologiche. Tale varietà non contraddice ma arricchisce l’unità, poiché tutte riconoscono la professione di una sola fede, la celebrazione degli stessi sacramenti e la comunione gerarchica con il Papa. La Chiesa cattolica è inoltre aperta al dialogo con tutte le culture e le religioni, riconoscendo i semi di verità e di bene presenti ovunque nel genere umano. Essa vede nella globalità della sua presenza nel mondo un segno della sua identità profonda.
La nota dell’apostolicità richiama il fondamento della Chiesa sugli Apostoli, inviati da Cristo nel mondo. Essa si esprime in tre modi: Origine apostolica: La Chiesa fu edificata sugli Apostoli scelti da Gesù stesso. Dottrina apostolica: La fede che la Chiesa annuncia è la stessa trasmessa dagli Apostoli. Successione apostolica: I vescovi, e in particolare il Papa come successore di Pietro, garantiscono la continuità apostolica tramite l’ordinazione episcopale, mantenendo integra la fede e la comunione ecclesiale. La fedeltà all’insegnamento apostolico impedisce derive dottrinali e radica la Chiesa nella storia della salvezza. L’apostolicità rende la Chiesa sempre fedele al mandato missionario, portando il Vangelo a tutte le genti fino alla fine dei tempi.
Le quattro note — una, santa, cattolica e apostolica — sono profondamente intrecciate e rendono evidente l’unicità della Chiesa nella fede cattolica. Esse orientano l’agire della comunità cristiana, la sua spiritualità e la sua missione nel mondo. Comprendere e meditare queste qualità è essenziale per ogni riflessione ecclesiologica e per vivere con autenticità la propria appartenenza alla Chiesa.