Fatti
Che gioia scoprire che la voce di spesa dei Paesi aderenti all’Unione Europea che più è cresciuta nel corso di questo decennio è quella per l’acquisto di armamenti! A fine 2024 aveva raggiunto l’astronomica cifra di 326 miliardi di euro, quasi il 2% del prodotto interno lordo dei 27 Paesi dell’Ue. Quasi un terzo in più in soli tre anni… Insomma un centinaio di miliardi sottratti a voci come la sanità, il welfare, lo sviluppo economico, la transizione energetica e quant’altro non siano strumenti di distruzione e di morte.
Alla mente ci vengono subito cannoni e proiettili. In realtà si tratta di sistemi di puntamento, droni, bombe sofisticate, jet aerei che costano da soli come un ospedale e altro ancora. Poi bisogna considerare che molti dei Paesi Ue sono dentro l’alleanza militare della Nato, che comprende pure Stati come gli Usa, la Gran Bretagna, la Turchia: membri che si sono vincolati a spendere almeno il 2% del Pil, ma con la proiezione del 5%!
Per l’Italia si tratterebbe di aggiungere ulteriori 60 miliardi di euro per armamenti. Una cifra folle, sottratta appunto ad altre voci di spesa che appaiono impellenti: sanità, assistenza, scuola, sviluppo economico e via andare. Non solo non li metteremo lì, ma per recuperarli, da dove credete che si farà la cresta?
Come valutare quindi quei lodevoli quanto patetici tentativi nostrani di considerare certe spese – vedi la realizzazione del Ponte sullo Stretto – come “militari”? Purtroppo la Nato (e gli americani) non ha abboccato, respingendo al mittente certe scorciatoie che però ci avrebbero fatto risparmiare in tutti i sensi. Tra l’altro siamo veramente carenti di un settore qual è quello che sforna armi, quindi quasi sicuramente ci ridurremo ad acquistarne da altri Paesi molto ben forniti, Usa in primis. Un tempo ci svenavamo per il petrolio, oggi per il petrolio e i missili. Che gioia…
Purtroppo la situazione sconta il disinteresse che da molto tempo i governi italiani hanno per il proprio esercito. Soldati malamente addestrati, una Marina quasi inesistente e/o obsoleta, mezzi di terra mai rinnovati, dai carri armati alle camionette. Poco male fino all’invasione russa dell’Ucraina e alla constatazione che la pace non è una condizione conquistata per sempre. Si può invece discutere che l’escalation degli armamenti sia anzitutto efficace per difenderla, e non ci faccia invece ripiombare in tempi in cui al burro si preferivano i cannoni.